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Il volo del Rondinone
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliLa natura, come in un poema di Gérard de Nerval e di Leopardi, rinvia all’idea di sublime, di immanenza, di infinito cosmico, che pone interrogativi sul ruolo dell’uomo nel mondo, è il filo rosso di «Becoming Soil», prima grande mostra in Francia dell’artista svizzero (1954).
«Le esposizioni di Rondinone assomigliano a costellazioni, provocano la sospensione, l’incomprensione di fronte al mondo. Anche questa volta l’artista sembra accompagnarci nell’esplorazione di un viaggio iniziatico, in un’invenzione di visioni con le loro foreste e cieli lavati di blu, creature, vuoti, e correnti d’aria», spiega la critica d’arte Corinne Rondeau, che ha affiancato il curatore Jean-Marc Prévost.
Sono disseminati nelle sale i modellini in bronzo di uccelli («Primitif»), cavalli («Primal») e pesci («Primordial»).
I disegni e i dipinti di grande formato presentano un cartellino su cui la data di creazione dell’opera non è scritta in numeri, ma in lettere, maiuscole e senza spazi, in tedesco.
Luana De Micco, 13 aprile 2016 | © Riproduzione riservata
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