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Jane Morris
Leggi i suoi articoli1988
Nicholas Serota presenta «Grasping the Nettle», un progetto di sette anni per la Tate, allegato alla sua domanda per succedere al direttore Sir Alan Bowness. Tra gli altri candidati Norman Rosenthal e Julian Spalding. La Tate Liverpool, concepita a inizio degli anni Ottanta, apre a maggio. Serota inizia a settembre.
1991
Il Turner Prize, nato nel 1984 per iniziativa dei Trustee della Tate, viene rinnovato con un limite di età di 50 anni perché non venga più considerato un «premio alla carriera». Il primo elenco di candidati secondo queste nuove regole comprende Rachel Whiteread, Fiona Rae e il vincitore Anish Kapoor. Ne consegue uno schema, oggi familiare, di controversie e popolarità.
1993
Apre la Tate St Ives: la Tate ne aveva già annunciato la presenza nella città della Cornovaglia nel 1980, dopo il subentro alla gestione del Barbara Hepworth Museum and Sculpture Garden. Attualmente il museo è chiuso per ristrutturazione e riaprirà nel 2017.
1994
I trustee della Tate annunciano la scelta della Bankside Power Station a Southwark come sito per la Tate Modern, un museo dedicato all’arte moderna e contemporanea. Un anno dopo lo studio di architetti svizzeri Herzog & De Meuron vince la gara per il progetto da 134 milioni di sterline.
2000 Apre la Tate Modern. Nonostante le critiche all’allestimento tematico, i visitatori non si fanno attendere, raggiungendo presto quota 5 milioni, contro un’aspettativa iniziale di 2 milioni. Lars Nittve è il primo direttore, nominato nel 1998. Gli succede Vicente Todolí (2002-10). Stephen Deuchar è il primo direttore della rinnovata Tate a Millbank, la Tate Britain, dove resta fino al 2009. La prima Tate Triennal dedicata all’arte inglese (con il nome di «Intelligence», di cui si sente la mancanza) apre alla Tate Britain nel 2000, l’ultima, nel 2009, è «Altermodern», di Nicolas Bourriaud, criticata ma molto influente.
2001
«Century City», che propone arte da nove diversi periodi e città, curata da uno staff diretto da Iwona Blazwick, divide la critica ma segna la futura direzione della Tate Modern. «Non siamo un museo che identifica l’internazionalità con il patto della Nato», dichiara Lars Nittve. La Tate Britain svela il Centenary Development (il piano di ammodernamento per il centenario del museo).
2003
Il «Weather Project» di Olafur Eliasson nella Turbine Hall lascia tutti a bocca aperta e fissa un nuovo standard per il coinvolgimento e l’interazione del pubblico.
2004
Serota cura la mostra di Donald Judd alla Tate Modern. Tra le altre mostre organizzate da Serota, «Cy Twombly: Cycles and Season» (2008) e «Matisse: The Cut-Outs» (2014).
2007 «Hélio Oiticica: The Body of Colour» è una prima importante mostra dedicata a un artista che si colloca fuori dal canone nordamericano-europeo. Nel 2013 gli artisti non occidentali saranno dominanti, con mostre di Mira Schendel, Meshac Gaba, Ibrahim El-Salahi e Saloua Raouda Choucair.
2008. Il mercante d’arte inglese Anthony D’Offay fa una donazione congiunta alla Tate e alle National Galleries of Scotland della sua collezione di 50 installazioni, «Artist Rooms». Valetata all’epoca 125 milioni di sterline, i musei la pagano al collezionista 26 milioni. «Artist Rooms» fa il giro del Regno Unito e continua a crescere: nel nuovo ampliamento della Tate Modern gli viene dedicato uno spazio permanente.
2012Apre temporaneamente The Tanks (sotto il nuovo ampliamento), uno spazio industriale grezzo usato per proporre performance, installazioni e film di grandi artisti come Anne Teresa de Keersmaeker e nuovi talenti come Eddie Peake.
2013 La Tate Britain rivela la sua ristrutturazione da 45 milioni di sterline affidata agli architetti Caruso St John e il riallestimento della collezione permanente. Durante questo periodo a dirigere il museo è Penelope Curtis, nominata nel 2010, che resterà in carica sino al 2015. Al suo posto Alex Farquharson.
2016 Il tanto atteso ampliamento della Tate Modern da 260 milioni di sterline apre al pubblico, consentendo al museo di aumentare la quantità di opere esposte e di raccontare una storia molto più internazionale dell’arte moderna e contemporanea. Tra il 2010 e il 2016 il direttore della Tate Modern è Chris Dercon, sostituito nel 2016 da Frances Morris.
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Una nuova generazione di curatori e mecenati vuole cambiare i canoni dell’arte. Dal MoMA alla Tate Modern, dagli Stati Uniti all’Europa, cresce l’attenzione per realtà finora eccentriche e «marginali»