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Federico Castelli Gattinara
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Otto anni a partire dall’attuale masterplan elaborato da Italia Nostra per il restauro dell’area monumentale del Porto Vecchio, luogo simbolo della città, e la sua rifunzionalizzazione come grande attrattore culturale transfrontaliero, punto di riferimento di tutta l’area nord adriatica.
Il progetto riguarda una superficie di quasi mezzo milione di metri quadrati, la ristrutturazione di tutti gli edifici di pregio e la realizzazione di nuove strutture (limitatamente ai volumi demoliti). La destinazione di «portualità allargata» prevede anche la graduale riduzione dei punti franchi doganali e dei commerci da trasferire in altre aree, ma il mantenimento del demanio marittimo portuale con la gestione dell’Autorità portuale di Trieste d’intesa con il Ministero (l’area è vincolata dal 2001).
L’area di Barcola-Bovedo resta zona verde attrezzata con interventi di utilizzo per la balneazione e l’insediamento di società veliche o nautiche e minime strutture ricettive collegate. Si inizierà con la messa in sicurezza di tutti gli edifici: gli interventi sui 34 magazzini e manufatti storici saranno di recupero funzionale eseguiti con criteri di restauro «leggero», i concessionari dei singoli magazzini avranno l’obbligo di attuare le previsioni del masterplan. Importo stanziato: € 50 milioni.
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