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Laura Lombardi
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Si è concluso il restauro del «Miracolo», opera di Marino Marini datata 1953-54. La scultura, che fa parte del nucleo consistente (oltre un centinaio di opere) donato dall’artista nel 1975 alla città, era particolarmente cara all’artista: «C’è tutta la storia dell’umanità e della natura nella figura del cavaliere e del cavallo, in ogni epoca, affermava, è il mio modo di raccontare la storia. È il personaggio di cui ho bisogno per dare forma alla passione dell’uomo». Nel gesto del cavaliere incapace di controllare il suo cavallo che si irrigidisce, Marini traduce tutta l’ansia della condizione umana destinata ad andare «incontro alla fine del mondo».
L’intervento, approvato dalla Soprintendenza e finanziato interamente dal Rotary Club Pistoia (10mila euro), è stato eseguito da Salvadori Arte di Pistoia. Il gruppo scultoreo è stato ora ricollocato nell’atrio del Palazzo Comunale in cui fu istituito nel 1976 il Centro di Documentazione dell’opera di Marino Marini, poi trasferito con la Fondazione nel Convento del Tau.
Il restauro (consolidamento del basamento in bronzo e pulitura rispettosa della patina bronzea originale), rappresenta una sorta di prologo alla grande mostra dedicata a Marino Marini che si terrà in Palazzo Fabroni dal 16 settembre al 7 gennaio 2018. Intitolata «Passioni visive» e curata da Flavio Fergonzi e Barbara Cinelli, è realizzata dalla Fondazione d’intesa con il Comune nell’ambito del programma di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017.
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