Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Jesus is my Homeboy. Last Supper» di David LaChapelle

Image

«Jesus is my Homeboy. Last Supper» di David LaChapelle

Il Cenacolo e la Sistina: servitevi

Indagine sulla riproduzione visiva di due capolavori della storia dell’arte mondiale

Laura Lombardi

Leggi i suoi articoli

Il volume, a cura di Tommaso Casini, riunisce saggi di autori intorno al modo in cui i mezzi di traduzione visiva e riproduzione seriale hanno diffuso e tramandato due capolavori della storia dell’arte mondiale: «L’ultima cena» di Leonardo e gli affreschi della Cappella Sistina di Michelangelo.

L’indagine, svolta in un’ottica di visual studies e molto accattivante nel serrato concatenarsi dei testi, tra cui un inedito di Leo Steinberg su Michelangelo (conferenza del 1989 pubblicata su Art Bulletin solo in parte), muove da ricerche condotte negli anni da Casini (docente all’università IULM di Milano, col cui contributo il volume è pubblicato) insieme a Nino Crescenti (autore di programmi televisivi Rai), a partire da interviste, documentari e partecipazioni televisive di Argan e di Ragghianti (con i celebri critofilm), pionieri per cosi dire, di approcci alle opere d’arte antica che ne modificarono in maniera sostanziale la ricezione.

Se è indubbia la potenza degli originali pittorici dal Cinquecento al Novecento nei loro diversi rispecchiamenti, numerosi sono infatti gli effetti del riuso delle immagini, specie nella riproduzione di particolari (un metodo che risale ai francobolli delle attribuzioni di Roberto Longhi), decontestualizzati e moltiplicati serialmente, per esser rielaborati nella pubblicità, nel merchandising e nell’illustrazione (nella foto, «Jesus is my Homeboy. Last Supper» di David LaChapelle).

La riflessione multidisciplinare e ipertestuale si cala dunque nei meandri di varie pratiche di renactment, remake, replacement, coinvolgendo il dibattito sul restauro, la storia dell’arte e la storia della critica d’arte, attraverso i contributi, oltre che di Casini, di Maria Francesca Bonetti, Silvia Cecchini, Gianluigi Colalucci, Nino Crescenti, Daniele Di Cola, Paola Di Gianmaria, Rosanna Di Pinto, Alberto Fabbiano, Giovanni Fiorentino, Francesco Gallluzzi, poi i giovani Irene Sofia Comi, Virginia Lupo e Pierandrea Villa, e le introduzioni di Barbara Jatta, Gianni Canova, Paolo Giovannetti. 

Sistina e Cenacolo. Traduzione, citazione e diffusione, a cura di Tommaso Casini, 416 pp., figg. col. e b/n, Artemide, Roma 2020, € 45

«Jesus is my Homeboy. Last Supper» di David LaChapelle

Laura Lombardi, 18 febbraio 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha riunito circa 150 opere provenienti da oltre 60 tra musei e collezioni private riuscendo a «ricomporre pale smembrate dall’epoca napoleonica grazie a prestiti eccezionali» 

Mentre a fine settembre inaugura la grande mostra su Beato Angelico, il direttore generale del museo fiorentino anticipa in esclusiva a «Il Giornale dell’Arte» l’esposizione che la prossima primavera sarà dedicata al rapporto dell’artista americano con la città

Resta l’amarezza di notare che Firenze, a differenza di altre città europee, pur avendo vantato nel Rinascimento un primato nell’architettura, non abbia oggi una visione complessiva della contemporaneità

Il restauro ha riportato in luce sotto una ridipintura scura i vivaci colori di una delle icone più celebri e venerate nel Medioevo in quanto ritenuta il ritratto di Cristo, da oltre mille anni nella Cattedrale di Lucca

Il Cenacolo e la Sistina: servitevi | Laura Lombardi

Il Cenacolo e la Sistina: servitevi | Laura Lombardi