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Elena Correggia
Leggi i suoi articoliRiflettori puntati sulla pittura fiamminga e olandese del ’600 nell’asta di dipinti antichi che Sotheby’s tiene a Londra il 10 dicembre. Uno dei pezzi forti è «La vendemmia», raro dipinto di grande formato eseguito da David Teniers il Giovane negli anni ’40 del ’600 e la cui ultima esposizione pubblica risale alla fine dell’Ottocento. L’opera è rimasta nella stessa famiglia per secoli, custodita dai discendenti di Peniston Lamb, primo visconte Melbourne che la acquistò intorno al 1770. Valutata 3,3-5,6 milioni di euro, la tela esprime tutta la bravura di Teniers nell’orchestrare vivaci scene campestri e di vita quotidiana, con una felice vena narrativa e un’accentuata cura per i dettagli.
Un altro virtuoso delle scene di genere, l’olandese Jan Steen, si fa interprete di un ottimistico inno alla vita con «La coppia che danza» (1,1-1,7 milioni), mentre Jacob van Ruisdael offre un saggio della sua abilità nel giocare con la luce e le nubi in un paesaggio bucolico dal cielo plumbeo (900mila-1,3 milioni).
Non manca una selezione di dipinti italiani fra cui spicca un’intensa «Crocifissione di Cristo con santi», lavoro della maturità di Sandro Botticelli (900mila-1,3 milioni), proveniente dalla collezione Alana ed esposto a fine 2019 al Musée Jacquemart-André di Parigi.
Dal Rinascimento si arriva al Settecento con il «Ritratto di Thomas Orde» (330-450mila), che rivela il talento di Pompeo Batoni nell’effigiare i nobiluomini stranieri giunti a Roma in occasione del Grand Tour. Il gusto estetico evidente nell’incarnato roseo, nella preziosità delle vesti e la complessiva ricerca di una bellezza composta non sono disgiunti dalla capacità di una immediata ed efficace resa psicologica del volto.

«Crocifissione di Cristo con santi», lavoro della maturità di Sandro Botticelli (900mila-1,3 milioni). © Sotheby’s
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