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I musei del cibo di Parma

Stefano Luppi

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Una provincia, quella parmense, che dedica grande attenzione alla sua tradizione culinaria, tanto da avere creato nel corso del tempo sei Musei del Cibo (Museo del Prosciutto, Museo del Salame, Museo del Vino, Museo della Pasta, Museo del Pomodoro e Museo del Parmigiano Reggiano) cui si aggiunge il Museo d’Arte Olearia Agorà Orsi Coppini.

Arriva ora anche una collana di guide collegate, «Parma, i Musei del Cibo. Tra storia e territorio», edite da Grafiche Step di Parma. Ogni volume è composto da un centinaio di pagine a colori, in cui trovano spazio cenni storici sulla gastronomia e su personaggi storici, come Giuseppe Verdi e Cesare Zavattini, ma anche approfondimenti di arte e natura della cosiddetta «Food Valley» italiana.

Le pubblicazioni sono curate da Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo, con testi di Mariagrazia Villa, e sono arricchite da documenti conservati nell’Archivio di Stato di Parma.

Stefano Luppi, 13 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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