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Artissima, femminile singolare

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A sorpresa, Artissima ha cambiato direttore: il consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei, cui fa capo la fiera, ha scelto Ilaria Bonacossa, 43 anni. La neoeletta sostituisce Sarah Cosulich Canarutto, che negli ultimi cinque anni aveva contribuito alla consacrazione internazionale della rassegna.

Altra sorpresa: la direttrice uscente, nonostante il successo ottenuto e le ottimistiche previsioni della vigilia, non figurava neanche nella triade di «finalisti» tra i concorrenti formulata dalla commissione nominata dalla stessa Fondazione (in quei giorni ancora senza presidente, dopo le dimissioni di Patrizia Asproni, in contrasto con l’amministrazione comunale torinese; il nuovo presidente, Maurizio Cibrario, è stato nominato il 20 dicembre) e composta da Andrea Bellini, direttore del Centre d’Art Contemporain di Ginevra e già direttore di Artissima; Michela Bondardo, past president Sistema Impresa e Cultura al MoMA; Silvia Evangelisti, docente all’Università di Bologna ed ex direttrice di ArteFiera a Bologna; Guido Guerzoni, dell’Università Bocconi; Francesco Manacorda, direttore artistico della Tate Liverpool e predecessore della Cosulich ad Artissima. Ne hanno preso atto Francesca Leon e Antonella Parigi, rispettivamente assessora alla Cultura di Comune e Regione, enti soci della Fondazione Torino Musei. Il regolamento comunale, dopo i tre anni del primo mandato e le successive proroghe, imponeva l’emanazione di un bando per l’elezione del direttore di Artissima; bando al quale, dopo alcune esitazioni, si era sottoposta la stessa Cosulich.

Ilaria Bonacossa è di casa a Torino, in virtù dei sette anni trascorsi nello staff della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, prima di passare, nel 2012, alla direzione del Museo di Villa Croce a Genova. Ha cofondato nel 2009 Art At Work, collettivo che commissiona e sviluppa progetti di arte contemporanea operando in contesti pubblici e privati: un’attività analoga a quella di Peep Hole, fondata da Vincenzo de Bellis, il direttore (ora al Walker Art Center di Minneapolis) che ha rilanciato Miart, la più agguerrita concorrente di Artissima. Subito dopo la sua nomina non sono mancate le prime polemiche: la neodirettrice non potrà infatti mantenere il doppio ruolo a Torino e a Genova. Mentre Sarah Cosulich Canarutto non ha voluto rilasciare dichiarazioni, la Bonacossa, interpellata da «Il Giornale dell’Arte», ha confermato che lascerà la direzione di Villa Croce. Le elezioni amministrative della prossima primavera a Genova, peraltro, non consigliano una nomina immediata, che potrebbe essere annullata dalla nuova Giunta, essendo il museo genovese di pertinenza comunale.

Redazione GDA, 04 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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