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Ariosto dimenticato per i 500 anni

Stefano Luppi

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Non sembra certo un buon modo per celebrare e raccontare un testo fondamentale della letteratura italiana, e anche uno dei primi best seller dell’epoca moderna.

La vicenda l'ha raccontata la «Gazzetta di Reggio Emilia» il 14 maggio (pp. 2-3). Era il 22 aprile 1516, cinquecento anni e un mese fa, quando usciva a Ferrara la prima edizione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (Reggio Emilia, 8 settembre 1474 - Ferrara, 6 luglio 1533), grande poeta e «commediografo». A Ferrara (la città dove Ludovico come letterato operò in massima parte visto che suo padre Niccolò aveva un ruolo centrale nella corte del duca Ercole I d'Este, incaricato di comandare il presidio militare degli Estensi a Reggio) è prevista a settembre, a Palazzo dei Diamanti, la grande mostra «Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi» (24 settembre 2016 - 8 gennaio 2017, a cura di Guido Beltramini e Adolfo Tura).

Niente di tutto questo nella natia Reggio, città di provenienza anche della madre Daria Malaguzzi Valeri, dove le cose andrebbero decisamente peggio. A partire dal fatto che il «Mauriziano», la casa di proprietà comunale dove Ariosto visse a lungo, è chiusa al pubblico da almeno un trentennio, a parte qualche breve e sporadica apertura. Un finanziamento messo a bilancio dal Comune per il suo restauro e messa in sicurezza finora non ha prodotto alcun risultato. L’ampia decorazione parietale interna all’edificio, in parte attribuita a Nicolò dell’Abate (1512-1571), presenta numerose ed evidenti crepe e ancora mancano finanziamenti specifici per la manutenzione. Anche il parco che circonda l’edificio è in una situazione quantomeno «complicata», mentre le statue celebrative di Ariosto e dell’altro grande poeta «locale», Matteo Maria Boiardo, autore dell’Orlando innamorato, sono collocate oggi ai giardini pubblici della città reggiana. Ma anche loro sono in condizioni difficili, sporche e poco visibili. Non certo un bel modo per ricordare l’opera di Ariosto in vista delle celebrazioni. Vanno un po' meglio gli studi accademici, grazie al convegno che Reggio ospita giovedì 19 e venerdì 20 maggio al teatro Vall: «Orlando Furioso 1516-­2016. Nuovi studi ariosteschi per il quinto centenario “dell'editio princeps”».

Stefano Luppi, 16 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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