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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliQuarantaquattro schede per altrettanti «innesti contemporanei» dai «felicissimi esiti». Renata Codello, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna così definisce oltre un trentennio di recente architettura a Venezia raccogliendone i frutti in una pubblicazione appena data alle stampe da Marsilio. Restauri, infrastrutture, nuove realizzazioni a destinazione d’uso abitativa, ricettiva, direzionale, sanitaria localizzati non solo nella città lagunare ma anche nelle isole e all’interno dei confini municipali dell’entroterra offrono «una lettura inedita» dagli anni Ottanta ad oggi che strappa il capoluogo veneto «alla sua immobilità da cartolina», come sottolinea l’autrice, «per restituirle il respiro di una città nobile e antichissima ma viva».
Una localizzazione su mappa aiuta a contestualizzare il vasto panorama d’interventi organizzato per aree: Venezia, Giudecca, Lido, Isole più piccole (San Michele, Mazzorbo, San Giorgio, Sant’Erasmo) e Mestre introducendo le successive schede corredate da relativi crediti in cui spiccano nomi illustri del panorama architettonico internazionale. Tra questi, Vittorio Gregotti (per il complesso di case popolari nell’area dell’ex Saffa, nel sestiere di Cannaregio), James Stirling (per il padiglione del libro ai Giardini della Biennale), Boris Podrecca (per il restauro e riallestimento di Ca’ Pesaro), Michele De Lucchi (dagli spazi interni della Fondazione di Venezia al refettorio e alla Biblioteca nella manica lunga della Fondazione Cini), Mario Botta (più volte impegnato alla Querini Stampalia), Renzo Piano (per il Magazzino del sale della Fondazione Vedova), Tadao Ando (per restauro di Punta della Dogana e del teatrino di Palazzo Grassi), David Chipperfield (per il Cimitero monumentale sull’Isola di San Michele).
Architetture contemporanee a Venezia
di Renata Codello
160 pp., ill.
Marsilio, Venezia 2014
€ 25,00
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