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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLa XXII edizione del Salone dell’Arte del restauro e della conservazione dei Beni culturali e ambientali quest’anno si svolge dal 6 al 9 maggio, date un poco inoltrate rispetto alla consueta programmazione per cadere nei giorni di Expo Milano 2015 di cui la manifestazione, organizzata da Acropoli Srl di Bologna in partnership con il Mibact, ha il patrocinio. Tanti, al solito, gli argomenti tecnici e scientifici trattati dalle decine di appuntamenti, conferenze, incontri programmati nei 16mila metri quadrati dei padiglioni delle Fiere di Ferrara che ospitano l’evento, il cui cuore è rappresentato da 250 espositori, aziende ed enti di settore. Quest’anno al centro del dibattito, con un incontro fissato il 7 maggio, ci sarà il restauro della Domus Aurea e del parco del Colle Oppio, mentre come d’abitudine l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze discuterà al Salone alcuni dei suoi più recenti interventi su dipinti, sculture e oggetti, affiancato da contributi di rappresentanti di Assorestauro e dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice). A Ferrara non si discuterà solo di materiali, tecnologie e manutenzione, poiché esperti e docenti si occuperanno anche della recente riforma attuata dal Mibact e di temi quali l’integrazione tra cultura e turismo, il mecenatismo culturale (il decreto ArtBonus del ministro Dario Franceschini) e la recente formazione del Sistema museale italiano (Poli museali regionali e venti musei autonomi). Spazio verrà inoltre dedicato, con una tavola rotonda a cui prenderanno parte giornalisti di settore, studiosi e economisti, ai temi del crowdfunding e della presenza dei privati in campo artistico. Altri incontri saranno invece curati da International Council of Museum (Icom), Associazione Nazionale Musei Locali e Internazionali (Anmli), Università di Ferrara-Dipartimento di Architettura e TekneHub-Tecnopolo che decreterà anche i vincitori dei premi Architettura Orizzontale 2013-2015 e Domus Restauro e Conservazione Fassa Bortolo. Si parlerà anche del patrimonio culturale ferito dal terremoto del 2012: spazio alla riqualificazione di edifici e chiese colpite e possibilità di vedere la rassegna itinerante dedicata al tema «Terreferme», un progetto ideato dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, oggi Segretariato. Chiosa il coordinatore del Salone Carlo Amadori di Acropoli: «Il nostro patrimonio culturale deve tornare a essere uno dei principali attrattori e motori della crescita dell’Italia e il Salone, oltre alle riflessioni sulle potenzialità dello sviluppo dell’innovazione tecnologica nel restauro, è una importante vetrina dei grandi progetti internazionali che vedono in prima linea le nostre strutture sul territorio, così come le nostre maestranze, cervelli e professionalità che tutto il mondo ci invidia. Il settore del restauro, dunque, può e deve costituire una importante risorsa per il rilancio culturale, sociale ed economico del Paese».
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