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Wael Shawky, tra mito e contemporaneità: la personale ad Arles

Dal 5 luglio al 2 novembre, «I Am Hymns of the New Temples» è in scena al centro per l'arte contemporanea LUMA Arles

Wael Shawky fa capolino all’interno della Grande Halle di LUMA Arles. Il progetto, pensato appositamente per questo spazio, propone un percorso immersivo che prende come punto di partenza l’antica città di Pompei. Il sito archeologico, noto per il suo stato di conservazione, viene letto da Shawky come crocevia di culture e testimonianza della stratificazione storica del Mediterraneo. L’artista costruisce intorno a Pompei un racconto che mescola riferimenti mitologici, elementi contemporanei e nuove produzioni scultoree e pittoriche. Il percorso si sviluppa tra suoni, immagini in movimento e opere concrete, creando una narrazione che muove trasversalmente tra passato e presente.

«I Am Hymns of the New Temples» si sviluppa su più livelli. L’installazione unisce opere video, sculture e pitture, in un allestimento che coinvolge l’intero ambiente della Grande Halle. L’elemento visivo dialoga con una componente sonora pensata per accompagnare lo spettatore lungo il percorso. Le opere non illustrano un racconto lineare, ma propongono una serie di situazioni che rimandano a momenti di trasformazione, passaggio e riscrittura. L’approccio è quello di un’indagine aperta, che non offre risposte ma costruisce connessioni tra epoche e culture.

La mostra si inserisce a pieno titolo nella ricerca di Shawky, che da anni lavora sulla relazione tra storia, mito e identità. Nato ad Alessandria d’Egitto nel 1971, l’artista è noto per l’uso di linguaggi diversi, tra cui video, performance e installazione. Le sue opere rileggono episodi storici attraverso punti di vista alternativi, spesso legati alla cultura araba e mediorientale. Tra i suoi lavori più conosciuti ci sono «Cabaret Crusades» (2010–2015), una trilogia in cui marionette ripercorrono le Crociate dal punto di vista arabo, e «Al Araba Al Madfuna» (2012–2016), in cui bambini-attori reinterpretano racconti mitici. Più recente è «Drama 1882», presentato al Padiglione Egitto della Biennale di Venezia 2024.

Con «I Am Hymns of the New Temples», Shawky prosegue il suo percorso di ricerca artistica, portando il pubblico a riflettere su come i racconti del passato influenzano la comprensione del presente.

Riccardo Deni, 04 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

Wael Shawky, tra mito e contemporaneità: la personale ad Arles | Riccardo Deni

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