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Elena Giovanna Fillia
Leggi i suoi articoliQuasi in concomitanza con la prima importante retrospettiva di Vanessa Bell a Charleston nel Sussex, la Yale University Press pubblica il volume Vanessa Bell.The life of a Bloomsbury Radical di Wendy Hitchmough, docente dell’Università del Sussex che è stata per dodici anni curatrice di Charleston, la casa museo di Vanessa Bell nel Sud-est dell’Inghilterra, presso Lewes. Questa incantevole signora, oltre ad essere la sorella maggiore della scrittrice Virginia Woolf, è stata, negli ultimi decenni, finalmente riconosciuta come una delle più importanti figure del modernismo britannico del primo Novecento. Attorno a lei hanno ruotato per anni gli spiriti intellettuali, artistici e ribelli del Bloomsbury Group, un movimento di rottura e di provocazione nell’arte e nei costumi, molto raffinato, colto, esclusivo e radicale della società londinese edoardiana che prese il nome dall’area di Londra in cui abitavano e si riunivano.
Oltre a Virginia e Leonard Woolf ne facevano parte l’economista Maynard Keynes, critici d’arte come Roger Fry e Clive Bell, pittori come Duncan Grant e Dora Carrington, scrittori come Lytton Strachey e E.M. Forster. Sono loro a organizzare la prima mostra a Londra dei postimpressionisti francesi nel 1910. A Vanessa Bell si deve la capacità di creare e offrire, nelle sue case di Charleston e di Londra, un ambiente aperto, anticonformista e ospitale dove riunirsi, discutere e confrontarsi e dove la padrona di casa, oltre a possedere formidabili doti organizzative, era anche una grande artista e aveva voce in capitolo nelle scelte del gruppo. Ma c’è di più: per ammissione della stessa Woolf, sono stati il radicalismo e le scelte libere della sorella a incoraggiarla e ispirarla nel percorso letterario che ha fatto di lei una delle più grandi scrittrici del Novecento.
Basato su una documentazione accurata e capillare il volume, più che una biografia come suggerirebbe il titolo, è un viaggio dettagliato e illuminante nella vita artistica di Vanessa Bell, dagli inizi in un piccolo istituto d’arte esclusivamente femminile a Londra, attraverso la scoperta del Rinascimento italiano nei viaggi in Italia fino agli incontri parigini con Matisse, Picasso e Derain. Aiutata da numerose riproduzioni a colori dei lavori più rilevanti dell’artista, Hitchmough ci offre un’analisi approfondita e rivelatrice della sua creatività vulcanica che è spaziata da ritratti, paesaggi e «still life» all’astrattismo, dalla decorazione d’interni, mobili, tessuti e ceramiche per l’Omega Workshops agli affreschi della chiesa di Berwick e alle illustrazioni e copertine per i libri della sorella.
Tutto questo in una vita caratterizzata da scelte personali anticonformiste e scandalose per i tempi dove è riuscita a muoversi con incredibile diplomazia tra rapporti sentimentali diversi, occupandosi con intensità e impegno dei tre figli, gestendo amicizie importanti, prendendosi cura della sorella Virginia e organizzando la sopravvivenza, anche materiale, di tutto questo suo mondo passando attraverso due guerre mondiali e dividendosi tra l’Inghilterra e la Francia. Una formidabile equilibrista, dotata di un’energia illimitata, che amava trincerarsi dietro un educato riserbo e che dovette sopportare anche grandi dolori, tra cui il suicidio della sorella e la perdita del figlio prediletto nella guerra civile spagnola.
Il volume ci rivela una personalità complessa e affascinante, tesa a trovare possibilità di espressione artistica al di fuori e oltre gli schemi e la tradizione, totalmente dedita a questa ricerca. Pur non dichiarandosi mai femminista, Vanessa Bell ha tentato nella sua arte di trasformare l’immagine vittoriana della donna dandone una prospettiva al femminile ed è passata attraverso le varie fasi della vita lottando accanitamente per la sua libertà di donna e di artista. Ha tentato sempre di essere sincera con se stessa, con gli altri e nel suo lavoro, accettando di essere messa spesso in secondo piano in un mondo ancora e, nonostante tutto, dominato dagli uomini. L’omaggio che Hitchmough le fa con questo libro, in cui si indovina un’attenzione permeata dal desiderio di ristabilire la verità sulla sua dimensione di artista, risulta pienamente dovuto.
Vanessa Bell. The Life of a Bloomsbury Radical,
di Wendy Hitchmough, pp. 346, ill., Yale University Press, New Haven e Londra, 2025, £ 30

Vanessa Bell, «Interior with Artist’s Daughter», 1935-36
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