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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLa galleria di Alessandro Pasotti e Fabrizio Padovani ingrandisce la sua sede
La galleria P420 Arte contemporanea, fondata nel 2010 da Alessandro Pasotti e Fabrizio Padovani, cambia sede e in parte anche filosofia espositiva. Dopo decine di mostre degli artisti della «scuderia», come Helene Appel, Irma Blank, Antonio Calderara, Rodrigo Hernández, Ana Lupas, Franco Vaccari e numerosi altri delle correnti dell’arte concettuale e minimalista, si sposta da un primo piano a un più «flessibile» piano terra, cosa che influirà anche nelle future potenzialità espositive.
La nuova sede è dislocata in due sale, per un totale di 600 metri quadrati e soffitti alti 5 metri: «Restiamo sempre in zona MAMbo, spiega Alessandro Pasotti, ma ora siamo in via Azzo Giardino, più vicini a un polo di gallerie private che agiscono nella zona. Avevamo bisogno di essere più flessibili e di dare maggiore libertà ai curatori delle nostre mostre».
La mostra che inaugura questo spazio, «Teoria ingenua degli insiemi», a cura di Cecilia Canziani e Davide Ferri e allestita dal 28 gennaio al 26 marzo, è in realtà un doppio appuntamento che comprende un’antologica delle sculture di Paolo Icaro (Icaro Chissotti, Torino 1936) abbinata a una collettiva dei tre più giovani artisti, Marie Lund, David Schutter e Bettina Buck. Icaro è rappresentato da lavori di vari periodi, compresi i recentissimi «Linea tesa» e «Spazi di spazio», nei quali prosegue una sua riflessione sullo spazio accompagnata da una poeticità che non tralascia il senso fisico e mentale per la materia, creando così una forma di «tensione» percepibile con facilità dall’osservatore. La danese Marie Lund (1976) indaga in scultura la relazione tra pieni e vuoti, mentre la tedesca Bettina Buck (1974) riflette sui lati performativi della plastica con attenzione tra corpo e spazio. Lo statunitense David Schutter (1974), infine, si confronta con la tradizione europea dell’arte creando quadri dal forte cromatismo reso da una vivida materia pittorica.
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