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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliParigi. Il Jeu de Paume dedica una grande monografica al «poeta di Praga», Josef Sudek, a quarant’anni dalla sua scomparsa. «Le monde à ma fenêtre», che si tiene fino al 25 settembre ed è organizzata in collaborazione con la National Gallery of Canada di Ottawa, allestisce 150 scatti che ripercorrono tutta la carriera del fotografo cecoslovacco (nato a Kolin nel 1896 e morto a Praga, a 80 anni), segnato dall’esperienza della guerra, in cui perse l’uso del braccio destro.
Si comincia con i primi lavori degli anni Venti, le nature morte, i ritratti dei compagni dell’Invalidovna, l’ospedale per gli invalidi di guerra, gli interni della cattedrale San Vito, a Praga. Sono esposti naturalmente anche i paesaggi immortalati dalla finestra del suo studio, «paragonabile alla superfice di una tela», che raccontano di attese e di assenze, l’intimità delle vie di Praga in contrasto con lo squallore dei quartieri periferici, scatti intrisi di realismo romantico. Ampio spazio è dedicato alle innovazioni tecniche iniziate negli anni Quaranta, con i «pudlos» (le foto scattate tra due lastre di vetro) e i «vetese» (quelle inserite in cornici antiche).
Nello stesso periodo il Jeu de Paume propone «Se souvenir de la lumière», la prima mostra in Europa dedicata al duo di artisti libanesi Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, che lavorano insieme da una quindicina di anni, tra Parigi e Beirut, proponendo una lettura alternativa della storia e della guerra. Dopo Parigi, la mostra sarà allestita alla Haus der Kunst di Monaco di Baviera nel 2017 e all’Instituto Valenciano de Arte Moderno-Ivam di Valencia nel 2018. Al castello di Tours, il museo parigino presenta in date diverse, dal 18 giugno al 30 ottobre, la monografica «Une vie de photographe» dedicata a Sabine Weiss (nata in Svizzera nel 1924), ultima esponente della scuola umanista francese del dopoguerra insieme a Doisneau, Ronis e Izis.

Josef Sudek, «Labyrinthe sur ma table», 1967, © Succession Josef Sudek

Josef Sudek, «La dernière rose», 1956 © Succession Josef Sudek
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