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Antonio Menon, presidente di The Bank

Foto © Tommy Ilai & Camilla M.

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Antonio Menon, presidente di The Bank

Foto © Tommy Ilai & Camilla M.

Si chiama The Bank, ma è una fondazione per l’arte

La collezione con sede a Bassano si propone come punto di riferimento per la pittura contemporanea e intende diventare un motore di divulgazione

Camilla Bertoni

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Valorizzare la pittura contemporanea e avvicinare il pubblico all’arte è l’obiettivo della Fondazione The Bank Ets - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea di Bassano del Grappa (Vi), con sede in un’ex filiale della Banca Commerciale Italiana. L’idea è del professionista Antonio Menon, supportato dal segretario generale Cesare Biasini Selvaggi e dal responsabile delle collezioni Paolo Zanatta

Oltre un migliaio le opere confluite finora nella collezione dal 2001 e con i quali la fondazione si è presentata ufficialmente lo scorso novembre, aprendo le porte dopo le anteprime ad ArtVerona e ad Artissima. I dipinti della collezione sono il nucleo di base del costituendo Museo della Pittura Contemporanea, oggi nella sede della fondazione, ma in cerca di una collocazione in una sede pubblica da gestire in parternariato offrendosi come struttura attiva nel campo della conservazione, catalogazione (digitale, disponibile a tutti con foto di qualità), studio e divulgazione della pittura e un’attenzione rivolta in particolare alla scultura di figura contemporanea

Con il supporto di Integra Consulting, «questa nuova collocazione, spiega il presidente Antonio Menon, ha segnato il passaggio dal collezionismo privato a una produzione culturale organizzata, luogo di conservazione ed esposizione di un patrimonio aperto alla dimensione pubblica e alla collettività. Partendo da questo patrimonio, che si arricchisce periodicamente attraverso la committenza e la produzione di nuove opere, la fondazione vuole essere un riferimento per la pittura contemporanea italiana e internazionale; per l’archivio fotografico e la banca dati documentaria di pittori contemporanei, di storici dell’arte e di galleristi; per la biblioteca specializzata in pittura contemporanea; nella tutela e conservazione delle opere; come sostegno per pittori e pittrici attraverso la realizzazione di mostre e di produzioni editoriali specializzate, cataloghi e monografie». La fondazione propone anche occasioni di specializzazione, summer school e seminari di formazione, convegni e incontri, premi e borse di studio. 

Oltre centocinquanta gli autori, dai più affermati come Giovanni Frangi e Luca Pignatelli a emergenti e outsider come Michele Moro, al quale è stato dedicato un focus personale parallelo alla mostra inaugurale collettiva «Pittura segreta» visitabile fino al 28 aprile

Dal 25 maggio farà ritorno a Bassano da Roma e da Modena una personale di Sergio Padovani intitolata «Pandemonio»

Camilla Bertoni, 15 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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