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Il busto romano, raffigurante probabilmente la figlia di Marco Aurelio, sequestrato al Worcester Art Museum. Cortesia Worcester Art Museum, Massachusetts

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Il busto romano, raffigurante probabilmente la figlia di Marco Aurelio, sequestrato al Worcester Art Museum. Cortesia Worcester Art Museum, Massachusetts

Sequestrato un altro bronzo romano in Usa: sarà rimpatriato in Turchia

La scultura, che raffigura forse una figlia dell’imperatore romano Marco Aurelio e vale 5 milioni di dollari, era stata acquistata dal Worcester Art Museum del Massachusetts nel 1966. Un altro bronzo è stato sequestrato al Fordham Museum del Bronx

Torey Akers

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I funzionari dell’Ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan hanno sequestrato un’antica statua romana dal Worcester Art Museum del Massachusetts nell’ambito di un’indagine sulle antichità saccheggiate dal territorio dell’attuale Turchia. È il ritratto di una donna (forse di una figlia di Marco Aurelio): il museo l’ha ceduto «dopo aver ricevuto nuove informazioni sulla storia della provenienza dell’oggetto», si legge in un comunicato.

La statua, acquistata dall’istituzione nel 1966 e valutata 5 milioni di dollari, è il secondo manufatto risalente al II secolo d.C. recentemente rimosso da un’istituzione statunitense al di fuori di New York dall’Unità per il Traffico di Antichità del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg. Lo scorso mese la squadra di Bragg ha sequestrato una statua acefala che si ritiene raffiguri lo stesso Marco Aurelio (per un valore di 20 milioni di dollari) dal Cleveland Museum of Art in Ohio. Questa verrà portata a New York questo mese.

Un rappresentante dell’Ufficio del procuratore ha dichiarato in un comunicato che il sequestro delle sculture sia in Massachusetts sia in Ohio fa parte di «un’indagine criminale attiva su una rete di contrabbando che coinvolge antichità saccheggiate dalla Turchia e passate attraverso Manhattan».

Il Worcester Art Museum sostiene di non aver ricevuto alcuna richiesta di risarcimento per la statua prima che le venisse notificato un mandato a giugno. «Sulla base delle nuove prove fornite», si legge nella dichiarazione del museo, il personale ha stabilito «che il bronzo è stato probabilmente rubato e importato in modo improprio», aggiungendo che, al tempo della sua acquisizione, il museo aveva «condotto le proprie ricerche», ma che ora «acquista oggetti con un maggiore scrupolo».

In una dichiarazione al quotidiano «The New York Times», Matthias Waschek, direttore del Worcester Art Museum, ha osservato che «gli standard etici correnti nei musei sono molto cambiati rispetto agli anni Sessanta, e il museo si impegna a gestire la propria collezione in modo coerente con gli attuali standard».

Secondo gli storici dell’arte, la scultura è composta da due parti costitutive (la testa e le spalle drappeggiate), probabilmente create da scultori diversi e «accoppiate nell’antichità» per creare un unico busto. Si ritiene che il busto sia stato rubato da un grande santuario di famiglia e che sia una rappresentazione a grandezza naturale di una figlia di Marco Aurelio o di Settimio Severo.

L’Unità per il Traffico di Antichità ha sequestrato un altro manufatto rubato dall’attuale Turchia al Fordham Museum of Greek, Etruscan and Roman Art del Bronx. La scultura, raffigurante la testa di Caracalla da giovane, è valutata 750mila dollari.

Durante il mandato di Bragg, l’Unità per il Traffico di Antichità ha restituito migliaia di pezzi a decine di Paesi, per un valore complessivo di oltre 240 milioni di dollari.

Il busto romano, raffigurante probabilmente la figlia di Marco Aurelio, sequestrato al Worcester Art Museum. Cortesia Worcester Art Museum, Massachusetts

Torey Akers, 07 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

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