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Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliA partire dai primi giorni del 2026 le opere di Vincent van Gogh faranno il giro del globo.
Si parte poco dopo Capodanno, il 3 gennaio, da Nagoya, in Giappone, con «Van Gogh’s Home: The Van Gogh Museum» (fino al 23 marzo), un allestimento all’Aichi Prefectural Museum of Art che ripercorre le tappe che hanno condotto il trasferimento dei capolavori del maestro olandese dalle mura famigliari a una casa fatta apposta per loro: il Van Gogh Museum di Amsterdam, inaugurato nel 1973.
Ed è proprio «a casa» che avrà luogo «Yellow: More than Van Gogh’s Favourite Colour»: dal 13 febbraio al 17 maggio il Van Gogh Museum propone una riflessione sull’uso del colore giallo nell’opera dell’artista, a partire dai «Girasoli» (1889).
Tornando in Giappone, a pochi giorni di distanza sbarcherà a Fukushima «The Grand Van Gogh Exhibition», attualmente in mostra al Kobe City Museum (fino al primo febbraio), con opere provenienti dalla collezione Kröller-Müller, la seconda più grande di suoi lavori con sede nell’omonimo museo di Otterlo. La seconda tappa, al Fukishima Prefectural Museum of Art (dal 21 febbraio al 10 maggio) sarà seguita da un terzo e ultimo appuntamento all’Ueno Royal Museum di Tokyo (dal 29 maggio al 12 agosto).
Una volta rientrate nell’istituzione olandese, saranno pronte per riunirsi e celebrare la collezione nella sua interezza: con il titolo provvisorio «All Van Goghs», l’esposizione sarà aperta al pubblico dal 15 settembre al 3 gennaio 2027.
Per chiudere l’anno, il Noordbrabants Museum di Den Bosch dedicherà un confronto tra Van Gogh e Jan Sluijters (1881-1957), che al maestro dei girasoli guardò per mettere a punto il proprio stile: «Jan and Vincent: About Light», se questo sarà il titolo confermato, inaugurerà dal 18 ottobre e sarà visitabile fino al 21 febbraio 2027.
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