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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliTra le chiusure più dolorose per il sisma del 2016 si annoverava quella della Basilica di San Nicola. D’impianto duecentesco, rimaneggiata nei secoli successivi, la chiesa appartiene al Comune che ha riaperto la navata centrale con una rete per proteggere da eventuali microcadute dal soffitto a cassettoni risultato comunque stabile.
Sono tornate accessibili anche la Cappella delle Sante Braccia, dov’è stato sistemato il corpo del venerato santo, e parte del Cappellone con gli spettacolari affreschi del primo Trecento di scuola riminese: in particolare si possono ammirare le storie di Nicola, mentre quelle di Gesù e altri brani restano coperti dai ponteggi per mettere in sicurezza la cupola.
Luca Romagnoli, responsabile dell’ufficio stampa del Comune, ha spiegato che ogni intervento è stato concordato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, che il Comune è riuscito a mettere in atto procedure rapide grazie al precedente commissario per la ricostruzione Paola de Micheli e che ha finanziato i lavori con i soldi dell’assicurazione. Ha anche chiarito che gli interventi in chiesa sono fermi perché, con quattromila famiglie ancora fuori casa, il Comune ora dà precedenza alle abitazioni.

Particolare degli affreschi nel cappellone di San Nicola a Tolentino
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