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Prud’hon su carta blu

Luana De Micco

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Un esemplare di uno studio su carta blu di Pierre-Paul Prud’hon Il Musée Condé, ospitato nel castello di Chantilly (a una quarantina di chilometri a nord di Parigi), espone la sua collezione (una delle più importanti oltre a quelle del Louvre e del Musée des Beaux-Arts di Digione) di 26 disegni e studi di Pierre-Paul Prud’hon che ha appena finito di restaurare.

L’artista romantico, eccellente disegnatore, e pittore preferito di Giuseppina Bonaparte, prima moglie di Napoleone I (alla quale fece un ritratto nel 1805, oggi esposto al Louvre), realizzò la maggior parte dei suoi studi su carta blu. Ma in passato questi studi sono stati spesso esposti alla luce e la delicata carta si era scolorita e scurita.

Per la mostra «Pierre-Paul Prud’hon (1758-1823)», aperta dal 23 marzo al 26 giugno, i disegni, freschi dunque di restauro, sono esposti insieme per la prima volta dalla grande retrospettiva del 1997 organizzata al Grand Palais di Parigi. Di epoca rivoluzionaria, ci sono per esempio gli studi per «L’unione di Amore e Amicizia» e, del periodo dell’Impero, «Il trionfo di Bonaparte» e «La giustizia e la vendetta divina che perseguono il crimine».

Alcuni disegni, come quelli per «L’innocenza preferisce l’amore alla ricchezza», che Prud’hon dipinse in grande formato ed espose al Salone del 1804, si ispirano alla sua passione per la compagna Constance Mayer.

Luana De Micco, 18 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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Prud’hon su carta blu | Luana De Micco

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