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Ospitata dal Museo Hanmi Sancheong, riedizione di un allestimento originariamente organizzato dal Tokyo Photographic Art Museum, «Infinite Landscapes» si tiene in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Corea e l’Istituto Italiano di Cultura di Seul
- Roberto Mercuzio
- 12 dicembre 2025
- 00’minuti di lettura
Luigi Ghirri, «Salzburg, f11, 1125» (serie «Natural Light»), 1977
© Eredi di Luigi Ghirri
Prima coreana di Ghirri, con paesaggi che non finiscono mai
Ospitata dal Museo Hanmi Sancheong, riedizione di un allestimento originariamente organizzato dal Tokyo Photographic Art Museum, «Infinite Landscapes» si tiene in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Corea e l’Istituto Italiano di Cultura di Seul
- Roberto Mercuzio
- 12 dicembre 2025
- 00’minuti di lettura
Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliIl Museo Hanmi Sancheong di Seul presenta «Infinite Landscapes», una mostra personale di Luigi Ghirri (1943-92), aperta al pubblico da oggi 12 dicembre al 15 marzo 2026. L’esposizione, che è una riedizione di un allestimento originariamente organizzato dal Tokyo Photographic Art Museum, si tiene in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Corea e l’Istituto Italiano di Cultura di Seul per commemorare il 140mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia. È la prima presentazione completa al pubblico coreano della pratica artistica di Ghirri.
Le fotografie di Ghirri sono universalmente celebri per i loro toni pastello tenui, le scene di strada silenziose e deserte e gli ampi spazi vuoti che circondano gli oggetti quotidiani, elementi che creano un senso particolare di emozione e ritmo anche grazie a una composizione sobria.
Le sue immagini riflettono un esperimento visivo volto a vedere scene familiari in modi nuovi. Ghirri un giorno osservò che «quando si guarda un paesaggio come se fosse la prima e l’ultima volta, ci si sente come se si appartenesse a tutti i paesaggi del mondo», percependo la scena davanti a sé non solo come parte della realtà, ma come un’immagine che rivela il modo in cui comprendiamo il mondo.
Ha catturato con sorprendente meticolosità gli spunti visivi presenti in elementi ordinari come cartelloni pubblicitari, mappe, finestre e oggetti, rivelando una sorta di ordine nascosto delle immagini incorporate in paesaggi familiari. Questa mostra comprende serie celebri e importanti, tra cui «Kodachrome, f11, 1/125», «Natural Light», «Still Life», «Italian Landscape» e «Identikit», e offre una visione completa della nuova sensibilità visiva che Ghirri ha creato, al confine tra realtà e immagine.