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«Veduta della porta dell'antica città di Pompei», di Francesco Piranesi

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«Veduta della porta dell'antica città di Pompei», di Francesco Piranesi

Più di un secolo di restauri a Pompei

Una storia dei lavori nella città vesuviana dal 1748 alla fine del Regno delle Due Sicilie

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Giuseppe M. Della Fina

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Il restauratore Joseph Canart il 21 novembre 1763 scriveva da Portici al ministro Bernardo Tanucci di avere osservato che a Pompei: «da qualche tempo a questa parte le pitture, che si cavano, non risultano più in quella freschezza di colore, ne della bontà, come le tant’altre passate». Nel rapporto evidenziava i problemi che si erano creati proponendo alcune soluzioni.

Siamo a quindici anni dall’inizio delle fortunate campagne di scavo, che avevano iniziato a riportare alla luce la città di Pompei, e si cominciava a riflettere sulle modalità di conservare al meglio quanto rinvenuto. La storia dei restauri nella città vesuviana dal 1748 alla fine del Regno delle Due Sicilie viene ripercorsa nel libro di Teresa Demauro pubblicato da L’Erma di Bretschneider.

L’autrice ripercorre la vicenda con un approccio metodologico innovativo basato sull’analisi dei dati di archivio, di cui molti sinora inediti, della documentazione grafica (vedute, disegni, rilievi) e di un’analisi attenta di ciò che resta oggi degli edifici scavati in quegli anni. Emerge che gli interventi conservativi non restaurano solo le strutture, ma anche l’immagine della città, come ha osservato Massimo Osanna nell’introduzione al volume.

La ricerca ha suggerito di dividere l’analisi degli interventi in tre fasi caratterizzate da approcci diversi, che risentono dei mutamenti avvenuti progressivamente nella ricerca archeologica: gli anni dei Borbone (1748-1805), il periodo francese (1806-15), gli anni della restaurazione borbonica (1815-60).

Da segnalare, in particolare, è il dibattito sui modi d’intervenire sugli edifici del Foro Civile che attraversò la prima metà dell’Ottocento: si scelse di evitare la ricostruzione totale per evitare il rischio di falsificazione in considerazione della scarsità delle testimonianze.

Restauri a Pompei (1748-1860)
di Teresa Demauro, 224 pp., 193 ill. col., «L’Erma» di Bretschneider, Roma 2020, € 200
 

«Veduta della porta dell'antica città di Pompei», di Francesco Piranesi

Giuseppe M. Della Fina, 30 marzo 2021 | © Riproduzione riservata

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