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Joe Ware
Leggi i suoi articoli«Quando una chiesa viene abbattuta, il paese sembra vuoto o è come una collana a cui manca un gioiello», diceva il poeta John Betjeman. Oltre a essere una caratteristica intrinseca del paesaggio, le chiese parrocchiali della Gran Bretagna sono testimonianze architettoniche piene d’arte, di una storia ricca e variegata dall’epoca anglosassone a oggi.
Quasi la metà degli edifici inglesi classificati «di grado I» sono chiese. Esse ospitano tesori che vanno dalla scultura agli intagli ornamentali, dalle vetrate ai cimiteri storici. Tuttavia, molte sono in pericolo, con tetti che perdono, interni umidi e pieni di spifferi e murature fatiscenti. Il Registro del Patrimonio a rischio dell’Inghilterra elenca 959 chiese, cappelle, cattedrali e luoghi di riunione.
Una recente decisione del governo di tagliare i fondi disponibili per la protezione degli edifici ecclesiastici minaccia di aggravare quella che Claire Walker, direttore generale del National Churches Trust, descrive come la più grande crisi del patrimonio britannico.
Il programma di sovvenzioni di Gordon Brown
«Le chiese sono tra gli edifici più importanti della Nazione e sono ricche di opere d’arte, spiega Walker. La maggior parte è accessibile gratuitamente e attira visitatori da tutto il mondo. Il futuro degli edifici ecclesiastici è la nostra più grande crisi patrimoniale e occorre creare un piano nazionale da parte del Governo, del settore dei beni culturali e dei gestori degli edifici cristiani per garantire che siano qui a disposizione delle generazioni future».
L’unico sostegno regolare che le chiese ricevono è il Listed Places of Worship Grant Scheme, che consente un rimborso del 20% delle spese sostenute per restauri. È stato introdotto per la prima volta nel 2001 dal cancelliere Gordon Brown, il cui padre era un ministro della Chiesa di Scozia. Da allora il programma è stato rinnovato da ogni governo e, negli ultimi 24 anni, ne hanno beneficiato più di 13mila luoghi di culto.
Ma quest’anno, il primo governo laburista dopo quello di Brown ha ridotto il budget da 42 milioni di sterline a 23 milioni di sterline e ha fissato un tetto massimo di 25mila sterline per edificio, mettendo fuori gioco molti progetti di grande portata. Inoltre, ha esteso il programma per un solo anno, mettendo in dubbio il suo futuro dopo il marzo 2026.
Se un edificio non viene sottoposto a manutenzione, possono diffondersi umidità e marciume. «Questo mette il patrimonio custodito al loro interno di fronte a un rischio enorme di danni causati dall’acqua o dalla caduta di muratura o intonaco, dice Walker. Centinaia di anni di storia, opere d’arte insostituibili, possono essere distrutti, tutto a causa della mancanza di sostegno per mantenere questi edifici in buone condizioni».

Un dettaglio della vetrata medievale a St Mary Magdalene, Newark-on-Trent, Nottinghamshire
Richiesta di eliminare il limite di finanziamento
Il limite di 25mila sterline riguarda qualsiasi progetto che costi più di 125mila sterline, ovvero la maggior parte dei progetti di medie dimensioni e quelli che si realizzano una tantum, come la riparazione di un tetto. La Chiesa d’Inghilterra esorta il governo a eliminare il limite massimo e a rendere il programma permanente, invece di creare incertezza di anno in anno.
«Il programma è stato una vera e propria àncora di salvezza per più di 20 anni e molte chiese e cattedrali fanno affidamento su di esso, afferma Emily Gee, direttrice delle cattedrali e degli edifici ecclesiastici della Chiesa d’Inghilterra. I progetti di restauro delle chiese storiche sono spesso complessi e richiedono tempo per essere pianificati, ed è per questo che le comunità ecclesiastiche hanno bisogno di questa garanzia a lungo termine. Senza di essa, c’è una reale minaccia per la sostenibilità di questi beni culturali vitali che hanno servito la gente per secoli, e continuano a farlo».
Tre chiese inglesi che hanno urgente bisogno di essere riparate
• St Mary Magdalene, Newark-on-Trent, Nottinghamshire
Una delle più grandi chiese parrocchiali d’Inghilterra, St Mary Magdalene, è attualmente chiusa a causa dell’urgente necessità di manutenzione. Questa struttura del XII secolo, classificata «di grado I», ospita alcune delle vetrate più antiche del Paese (risalenti al XIV secolo). Ospita anche la prima tesoreria di una chiesa parrocchiale inglese, contenente un calice d’argento del 1641 che si dice sia stato usato dal re Carlo I per fare la comunione. Altri tesori sono il mosaico dell’«Adorazione dell’Agnello», risalente al 1912. Il mosaico, che sovrasta una splendida sedilia del XV secolo, è basato sul trittico di Hubert e Jan van Eyck della Cattedrale di San Bavone a Gand.
Sono in corso lavori per sostituire il tetto che perde, rinnovare la muratura esterna in pietra e pulire e riparare le vetrate. I fondi, pari a 3 milioni di sterline, sono stati raccolti grazie alle sovvenzioni del National Lottery Heritage Fund, dell’Historic England, della Chiesa d’Inghilterra, dell’Uk Shared Prosperity Fund, del National Churches Trust e della Wolfson Foundation. Ma il nuovo tetto massimo di 25mila sterline imposto dal Governo per gli sgravi Iva ha creato un enorme buco nel bilancio.
«L’annuncio della riduzione del programma di sovvenzioni è stata una notizia devastante per noi, afferma Anna Herbert, responsabile del patrimonio e dell'esperienza dei visitatori della chiesa. Siamo a metà di un progetto di svariati milioni di sterline e ci siamo ritrovati con un vuoto di fondi imprevisto che stiamo lottando per colmare. Questa decisione sconsiderata da parte del Governo ci ha lasciato potenzialmente impossibilitati a completare aspetti vitali del progetto e sta mettendo a rischio un edificio di importanza nazionale e l’incredibile collezione al suo interno».
• St Leonard, Old Warden, Bedfordshire
St Leonard è una chiesa «di grado I», le cui origini risalgono al XII secolo. L’anno scorso è stata riparata parte della merlatura della torre dopo il suo crollo, ma la chiesa rimane nel registro dei beni culturali a rischio. Una recente ispezione ha rilevato che sono necessari lavori per 500mila sterline per combattere l’umidità e preservare le sculture in legno fiammingo, uniche nel loro genere, commissionate da Anna di Cleves per una delle case in cui visse dopo il divorzio da Enrico VIII. Gli intagli sono disposti su tre pannelli che raffigurano i simboli del Ducato di Cleves, replicati in pietra sulla sua tomba nell’Abbazia di Westminster. Precedentemente si pensava che si trattasse di copie vittoriane, un dendrocronologo ha ora stabilito che il legno risaliva agli anni ’30 del secolo scorso.
«Tutto questo è un fardello molto pesante per le parrocchie più piccole e rurali, afferma Madeline Russell del Consiglio della Chiesa parrocchiale di St Leonard. Spero sinceramente che la proposta di ritiro del programma non porti al deterioramento di questi meravigliosi edifici o addirittura alla loro chiusura. Significa anche che gli enti che concedono sovvenzioni ora daranno soldi al Governo, non solo ai progetti che stanno cercando di sostenere».
• Christchurch Priory, Christchurch, Dorset
Christchurch Priory contiene esempi di quasi tutti i principali stili dell’architettura ecclesiastica inglese, dal normanno al rinascimentale. La navata normanna è una delle più belle d’Inghilterra, costruita da Ranulf Flambard prima di essere nominato vescovo di Durham nel 1099, il che spiega le somiglianze con la cattedrale di Durham, che egli completò. La navata ha uno dei più grandi tetti in pietra singola del sud dell’Inghilterra, con bellissimi dipinti originali sulle travi del tetto del XV secolo. La chiesa contiene anche 39 misericordie, o «sedili della misericordia», in legno ornato, risalenti al XIII-XVI secolo.
Il reverendo canonico Charles Stewart, vicario di Christchurch, afferma che il tetto e il pavimento della navata centrale che perdono devono essere riparati, così come i danni alle travi del tetto e ai dipinti medievali. «Dobbiamo anche sostituire i sistemi di riscaldamento e di illuminazione del Priorato, che sono entrambi antiquati, molto costosi da gestire e rovinosi per il pianeta, dice, aggiungendo che con il progetto del tetto della navata che probabilmente costerà più di 2 milioni di sterline, l’importo massimo non inizia a scalfire la superficie di ciò che sarebbe utile».
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