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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliParigi. Dopo tre anni di lavori, riecco il «nuovo» musée Rodin. L’hôtel Biron, il palazzo in stile Rococò che fu l’ultima dimora di Auguste Rodin, e che dal 1919 ospita il museo dedicato allo scultore, è stato interamente restaurato. L’edificio «era in uno stato di conservazione preoccupante. I pavimenti, le pareti, i soffitti davano segni allarmanti di affaticamento», ha osservato Catherine Chevillot, la direttrice del museo, uno dei più visitati di Francia (circa 700mila visitatori all’anno), in occasione dell’inaugurazione, qualche giorno fa. I pavimenti si erano incrinati sotto il peso delle opere (quintali e quintali di bronzo e di marmo!) e l’acqua si era infiltrata facendo marcire le parti in legno. I parquet del XVIII secolo erano stati rattoppati in modo approssimativo per decenni. La metà delle finestre erano troppo rovinate per essere restaurate. Crepe importanti si insinuavano ovunque. «Oltre ai pesanti interventi sulla struttura abbiamo lavorato sulla presentazione delle opere. Il percorso ora è più fluido e il visitatore avrà una visione più completa del modo di lavorare dell'artista. Abbiamo riallestito più di 500 opere. Non è una rivoluzione, ha aggiunto la direttrice, ma sicuramente un rinascimento».
Il nuovo allestimento, in 18 sale cronologiche e tematiche, pone al centro il «processo creativo» dell’artista. Per la prima volta sono esposti grandi e piccoli modelli di gesso e di terra, come le prime versioni del «Bacio» e del «Pensatore», che erano da sempre confinati nei depositi. Una sala è stata ricostituita esattamente come Rodin l’aveva lasciata nel 1908. Ci sono le sculture più famose (i monumenti a Victor Hugo e a Balzac, «L’Homme qui marche», «L’âge d’airain», «Saint Jean Baptiste»,…), sono presentati i lavori di Camille Claudel e anche una selezione di opere, tra cui quadri di Van Gogh e Renoir, che provengono dalla collezione personale di Rodin. Dimentichiamo le vecchie sale polverose con l’atmosfera white cube da anni 80. Il bianco delle pareti ha lasciato il posto a un colore più caldo che è stato messo a punto appositamente dalla Farrow & Ball per il museo, il Biron grey. Il restauro è costata 16 milioni di euro, metà di sovvenzioni statali e metà autofinanziati dal museo con l’aiuto di mecenati.
Info: musee-rodin.fr

«L'enfant prodige» e «Le Baiser», copyright agence photographique du Musée Rodin, J. Manoukian

Auguste Rodin, «L’âge d’airain» e «St Jean Baptiste» copyright agence photographique du Musée Rodin, J. Manoukian

Paul Dornac, «Rodin assis dans son atelier devant le monument à Victor Hugo (plâtre)», 1898 ca © musée Rodin

Musée Rodin. Foto di Luana De Micco

«Le Penseur» di Auguste Rodin e l'hôtel Biron, © agence photographique du Musée Rodin - Jérôme Manoukian

Auguste Rodin «La méditation», copyright agence photographique du Musée Rodin, J. Manoukian
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