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Ora la rivoluzione russa è una grande mostra che gira il mondo

Al MoMA di New York prosegue fino al 12 marzo la prima delle mostre internazionali dedicate alla Rivoluzione russa. «Impulso rivoluzionario: la nascita dell’Avanguardia russa» è incentrata sul periodo 1912-35 e comprende i grandi nomi del Suprematismo e del Costruttivismo: tra gli altri, Casimir Malevic, El Lissitzky e Aleksandr Rodcenko. Il percorso indaga anche il modo in cui artisti come Natalia Goncarova e Michail Larionov hanno fuso il Cubismo e il Futurismo con il folklore russo e comprende esperimenti fotografici e video di Sergei Eisenstein. La mostra riunisce circa 260 tra le oltre mille opere della collezione del museo dedicate a questo periodo.

Dall’11 febbraio al 17 aprile la Royal Academy of Arts di Londra presenta invece la grande mostra «Rivoluzione: arte russa 1917-1932», che documenta idee concorrenti presentando artisti dell’Avanguardia e del Realismo socialista. La rassegna trae ispirazione da una mostra del 1932 organizzata dal critico d’arte Nikolai Punin, che propose 3mila opere di artisti russi contemporanei. Tra le opere esposte nella mostra attuale figura anche una replica della sala dedicata allora a Malevic, con più di 30 dipinti e «architecton» visibili per la prima volta insieme da 85 anni. «Solitamente i musei guardano all’arte russa di questo periodo nell’ambito più generale dell’arte moderna internazionale, spiega il cocuratore della mostra John Miller. Noi abbiamo optato per un approccio nuovo, legato al contesto russo in cui quest’arte è stata realizzata e alle condizioni che all’epoca hanno unito gruppi spesso disparati».

Sempre a Londra, ma alla Tate Modern e nel 2018, dall’8 novembre al 18 febbraio, si terrà la mostra «Stella rossa sulla Russia», dedicata alla cultura visiva russa dal 1905 al 1953, anno della morte di Stalin. La maggior parte delle opere esposte proviene dalla collezione di oltre 250mila tra fotografie, poster e riviste dello scomparso David King, graphic designer ed esperto di arte sovietica, ora nella collezione della Tate. La curatrice della mostra Natalia Sidlina spiega che si tratta «della principale collezione al mondo di opere pubblicate e d’archivio dall’inizio del secolo fino a Krusciov» e che testimonia il fatto che la gran parte dei russi vide l’arte solo attraverso l’immagine stampata.

Le altre mostre internazionali dedicate all’argomento:
«L’avvento dell’astrazione: Russia, 1914-23» alla National Gallery of Canada di Ottawa fino al 12 marzo;
«Rivoluzionario! Avanguardia russa dalla Collezione Vladimir Tsarenkov» alle Kunstsammlungen di Chemnitz fino al 19 marzo;
«1917: Romanov & Rivoluzione» all’Ermitage di Amsterdam dal 4 febbraio al 17 settembre;
«Rivoluzione russa: speranza, tragedia e miti» alla British Library di Londra dal 28 aprile al 29 agosto;
«Avanguardia russa» al Sainsbury Centre for Visual Arts di Norwich dal 14 ottobre 2017 all’11 febbraio 2018;
«La moneta del Comunismo» al British Museum di Londra dal 26 ottobre a maggio 2018

Jane Morris, 05 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

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