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Nel boudoir segreto

Luana De Micco

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È rimasto inaccessibile per più di un secolo. Il boudoir segreto di Maria Antonietta, decorato secondo la moda delle turcherie in voga nel XVIII secolo, è stato ora aperto al pubblico dopo sette anni di restauri. Fu allestito per la regina nel 1777 su progetto dell’architetto Richard Mique (lo stesso che disegnò il teatro del Petit Trianon) negli appartamenti del Castello di Fontainebleau che erano appartenuti a Maria Leszcynska, moglie di Luigi XV. In questo luogo raffinato, affacciato sul grazioso giardino di Diana, Maria Antonietta trovava rifugio alla stretta etichetta della corte. Le pareti furono decorate dai fratelli Rousseau. Il camino è opera di Bocciardi, per le parti in marmo, e di Gouthière, per le parti in bronzo. I mobili originali andarono quasi interamente dispersi durante la Rivoluzione. Nel 1806, l’imperatrice Giuseppina lo trasformò in camera da letto cambiandone l’arredo, ma conservando i motivi ispirati all’Oriente, che si ritrovano per esempio nelle mezze lune dorate che fermano le tende del letto a baldacchino in legno di mogano firmato Jacob-Desmalter. Dopo il 1815 il boudoir fu utilizzato di rado e mai visitato. Il progetto del suo restauro risale al 2007. I lavori, affidati al conservatore Vincent Cochet e all’architetto dei monumenti storici Patrick Ponsot, hanno riguardato i pannelli di legno scolpito, i rivestimenti in tessuto e tutti gli arredi. Nella foto un particolare dello zoccolo in legno dipinto. 

Luana De Micco, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

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Nel boudoir segreto | Luana De Micco

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