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Milano. Mancano pochi giorni alla chiusura del «concorso lampo» indetto dal Comune di Milano per un ruolo di dirigente, per due-cinque anni, dei tre musei civici del polo di arte moderna e contemporanea, il Museo del Novecento, nell’Arengario di piazza Duomo, la Gam-Galleria d’Arte Moderna in Villa Reale, e il Mudec-Museo delle Culture, nell’ex Ansaldo.
L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno intende individuare una figura capace di realizzare una regia comune per i tre importanti musei milanesi, relativamente alla gestione, alla progettazione scientifica e alla programmazione espositiva. Il bando (che si chiude lunedì 12 dicembre) è rivolto tanto ai dipendenti dell’amministrazione milanese quanto a figure esterne, purché con un’esperienza di almeno cinque anni in altre istituzioni culturali.
Fra i nomi che circolano, si parla di Caroline Corbetta, curatrice dei fortunati programmi di Expo Gate in occasione di Expo 2015 e, nel passato, di un padiglione della Biennale di Venezia per Yoox; di Chiara Parisi, lei reduce da cinque anni di direzione dei programmi culturali della Monnaie de Paris, la Zecca di Parigi, e di una figura di primissimo piano come Gabriella Belli, oggi direttore della Fondazione dei Musei civici di Venezia e prima ancora fondatrice del Mart di Rovereto, oltreché docente di arte contemporanea all’Università di Trento e all’Accademia di Mendrisio, commissario della Biennale di Venezia, membro della Commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero, Cavaliere delle arti e lettere della Repubblica francese e molto altro ancora. Resta però il dubbio sulla sua disponibilità a lasciare un incarico prestigioso come quello che ricopre oggi a Venezia.
Non mancano però le professionalità di alto livello fra gli interni dell’amministrazione milanese, prima fra tutti Paola Zatti, attuale conservatore della Gam-Galleria d’arte moderna e studiosa di prim’ordine. E altri potrebbero essersi aggiunti nelle ultime ore. Non resta che attendere il giudizio della commissione, probabilmente all’inizio del 2017.

Il Museo del Novecento in piazza Duomo
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