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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliLe lancette dell’orologio che dal 1890 orna la facciata nord del Castello di Vaux-le-Vicomte si erano fermate. Così per la prima volta, il meccanismo monumentale, che pesa più di 40 kg, è stato smontato e trasferito nel laboratorio di François Simon-Fustier, a Lione, specializzato nella riparazione e manutenzione di pendoli e orologi antichi. «Il meccanismo funzionava, ma l’asse del bilanciere si era spostato», ha spiegato Fustier.
L’orologio è stato restaurato e riposizionato. Era stato voluto dall’uomo d’affari francese Alfred Sommier che nel 1875 aveva acquistato il castello commissionato nel 1653 da Nicolas Fouquet, ministro delle Finanze di Luigi XIV, all’architetto di Versailles Louis Le Vau.
L’orologio era stato realizzato da Armand-François Collin, che nel 1852 aveva rilevato l’azienda di Bernard-Henry Wagner, una delle più importanti orologerie di Parigi. Per il suo restauro sono stati raccolti online 30mila euro. Sulla scia di questo cantiere, sono in fase di restauro anche i 12 orologi a pendolo del XVII, XVIII e XIX secolo, che ornano le sale del castello. Se ne occupa lo stesso laboratorio lionese. In questo caso sono necessari tra i 2.500 e gli 8mila euro a esemplare.
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