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Uno still dal video «The Last of Its Kind», 2017 di Marcus Coates

Courtesy of Marcus Coates and Kate MacGarry, London, e Dimora delle Balze

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Uno still dal video «The Last of Its Kind», 2017 di Marcus Coates

Courtesy of Marcus Coates and Kate MacGarry, London, e Dimora delle Balze

L’estate siciliana è all’insegna della videoart con «8Albe»

Alla Dimora delle Balze, nelle campagne di Noto, quattro serate (31 luglio, 7, 21 e 28 agosto) con 25 opere di 16 artisti internazionali

Dal 31 luglio al 28 agosto, 25 opere filmiche di 16 artiste e artisti internazionali sono i protagonisti di «8Albe», quattro serate all’insegna della videoart, alla Dimora delle Balze, in un contesto paesaggistico incontaminato, nelle campagne di Noto (Sr), confermandosi uno degli appuntamenti di maggiore spessore dell’estate siciliana. Questa rassegna di nicchia, per molti versi atipica, giunta alla terza edizione, attraverso scelte consapevoli ancora una volta mette al centro della riflessione l’urgenza delle crisi, climatica ed ecologica ma non solo, insieme alla nostra opaca percezione di un mondo in continuo mutamento. «Tramonti: cosmogonie e fine dei mondi» è il titolo scelto quest’anno dalla curatrice Lucia Pietroiusti, curator and head of Ecologies alle Serpentine Galleries di Londra, chiamata a cogliere il testimone da Carolina Ciuti, curatrice delle due edizioni di esordio. I quattro appuntamenti che scandiscono il programma concepito da Lucia Pietroiusti hanno dei sottotitoli volutamente ripetitivi e, per scelta, cominciano dalla fine, a suggerire una ciclicità trasformativa: «How We Ended», «How We Began», «How We Ended» e ancora «How We Began», un modo per andare oltre il concetto di linearità temporale e lasciare spazio a nuove possibilità, al di là di un orizzonte esclusivamente apocalittico. Il concept di «8Albe» quest’anno è ispirato, come dichiara la stessa curatrice, dal pensiero di intellettuali e pensatori di diverse discipline e generazioni come: Federico Campagna, Ernesto de Martino e Vanessa Machado de Oliveira Andreotti

Come scrive Pietroiusti nel testo curatoriale: «[...] Assistiamo all’impasse che colpisce la comunità scientifica quando l’estinzione delle specie o la trasformazione climatica avanzano più rapidamente del linguaggio disponibile per descriverle. In altre parole, il reale supera la sua impalcatura simbolica. Allo stesso tempo, nell’arena politica, le cosiddette “guerre culturali” sembrano manifestare la separazione fra semantica, definizioni e linguaggi dalle realtà e dalle lotte vissute. [...] Ecco allora che il linguaggio degli artisti può fornire un supporto immaginifico e per molti versi più efficace alla narrazione dell’indicibile». Il 31 luglio il programma è introdotto da Lucia Pietroiusti e Marcus Coates, in proiezione ci sono, tra gli altri, i film di Ailton Krenak & Selvagem «Metamorphosis»; «Taxonomy Transplanted» di Peter Nadine e Aimée Toledano, «The Last of Its Kind» di Marcus Coates e «The Book of Flowers» di Agnieszka Polska. Il 7 agosto in programma c’è il cortometraggio di Camille Henrot, «Grosse Fatigue», opera presentata per la prima volta nel 2013 alla 55ma Biennale di Venezia, dove si è aggiudicata il Leone d’Argento. Gli altri artisti di questa edizione sono Alice Bucknell, Yin-Ju Chen, Kyriaki Goni, Karrabing Film Collective, Asim Khan, Lina Lapelyté, Eva Papamargariti, Revital Cohen & Tuur Van Balen, Cauleen Smith e Natsuko Uchino. Il programma proseguirà nelle giornate del 7, 21 e 28 agosto

Agnieszka Polska, «Woods. More than Human Curiosity», 2022-24. Courtesy Dimora delle Balze

Uno still dal video «Grosse Fatigue», 2013, di Camille Hernot. Courtesy of Dimora delle Balze

Giusi Diana, 29 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

L’estate siciliana è all’insegna della videoart con «8Albe» | Giusi Diana

L’estate siciliana è all’insegna della videoart con «8Albe» | Giusi Diana