Image

Frame tratto dal film «Sherlock Holmes. Il Mastino dei Baskerville» (1939)

Image

Frame tratto dal film «Sherlock Holmes. Il Mastino dei Baskerville» (1939)

Le regole del mercato dell’arte riassunte da Facchinetti

Uno dei libri più briosi e intelligenti di questi anni si avventura nel mercato, carosello di centri e colpi a vuoto, capolavori e bidoni

Stefano Causa

Leggi i suoi articoli

Uscito da poche settimane, è uno dei libri più briosi e intelligenti di questi anni (forse non un’endiadi adattissima alla storia dell’arte che circola tra riviste e atenei). Bergamasco di formazione, leccese di adozione dove insegna all’Università, Simone Facchinetti entra mani e piedi nell’universo centrale e parallelo, interno ed esterno all’accademia, costituito dal mercato.

Un acquario versicolore dentro cui nuotano o annaspano antiquari, collezionisti, mecenati e amatori, battitori più o meno liberi, direttori di museo, investitori e investiti, nonché studiosi variamente forniti della virtù dell’attribuzionismo. Un carosello di centri e colpi a vuoto, capolavori e bidoni, papaveri e papere, ricci scovati in un’asta in culo al mondo, copie seicentesche di Tiziano e repliche della «Gioconda», passaggi di mano, travestimenti e incauti acquisti; qui e là un furtarello. Una commedia umana sopravvissuta al passaggio al digitale con gli antichi maestri come motore e approdo. E per una volta il blasone balzacchiano non è appiccicato a sproposito atteso il tipo di fauna, tra protagonisti e figure secondarie, che Facchinetti fa emergere in controluce. Si parva licet, tono e ritmo della pagina sono quelli delle Illusioni perdute.

Quasi tutti noi abbiamo legami col mercato, sebbene i valori e i limiti del rapporto non facciano, diciamo così, giurisprudenza. Ma rispetto a chi, come lui per primo, ha intrapreso la salita del mestiere confidando in quella che Umberto Eco dice «memoria cartacea», oppure rispetto al conoscitore che lavori dentro e fuori il sistema economico dell’arte, le regole d’ingaggio sono, oggi, per Facchinetti come per noi tutti, nuove e diverse.

Se mille anni fa il patriarca Bernard Berenson lamentava che non si hanno mai abbastanza fotografie; e se un mercante amatore come Daniel Wildenstein si sentiva in dovere di ricordare che anche l’occhio migliore sbaglia, in questi ultimi anni, caratterizzati da un autentico surplus visuale, è venuto il momento di riaffilare i ferri del mestiere e riprovare a ragionare su che cosa voglia dire leggere un’immagine.

La prima delle tre interviste con cui Facchinetti si congeda dal lettore (quella a uno storico sanamente impuro come Carlo Ginzburg) rimarca quanto, da oltre quarant’anni, le matrici degli strumenti del conoscitore siano più varie e vaste di quanto si possa pensare. Ma attenzione alla collana. Non casualmente il libro è ricoverato sotto la tesa di Allemandi tra quei «Testimoni dell’arte» capitanati dall’origine da Mina Gregori (che giusto in queste settimane è centenaria), una delle trovate più sollecitanti e trasversali della scena editoriale di fine secolo. Una volta a casa, lo allineeremo con altri titoli della stessa collana trasudanti dati, schegge di memoria e inedite connessioni, dalla Cultura dell’ignoranza di Alvar González -Palacios al Viaggio di nozze al Louvre di Fruttero e Lucentini.

Lettore di romanzi, spettatore di ottimi e buoni film, come quello di Tornatore in copertina, Facchinetti scrive quasi con pari gusto e desiderio feroce. A dispetto che sia uno storico d’arte di prima categoria.

Il mercato dell’arte. Le regole del gioco
di Simone Facchinetti, ill. col., 286 pp., Allemandi, Torino 2023, € 24

Frame tratto dal film «Sherlock Holmes. Il Mastino dei Baskerville» (1939)

La copertina del volume

Stefano Causa, 16 marzo 2024 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Secondo lo storico dell’arte Stefano Causa, solo due «raccoglitori», diversissimi l’uno dall’altro, possono reggere il confronto con l’editore parmense: Federico Zeri e Mario Praz. Lo conferma un volume edito dalla sua casa editrice

Maurice Denis, a cui spettano i più bei quadri pasquali moderni, contestualizzato tra i suoi contemporanei, tra pittura, musica e letteratura

Un excursus sulla fisicità degli autori antichi e moderni e su tutte le funzioni corporali non facili da maneggiare con la storia dell’arte come la pratichiamo in Italia

Un itinerario di Maria Grazia Gargiulo nell’illustrazione e nelle arte applicate, territori ancora poco noti

Le regole del mercato dell’arte riassunte da Facchinetti | Stefano Causa

Le regole del mercato dell’arte riassunte da Facchinetti | Stefano Causa