Fra le mostre più significative realizzate in città dalle gallerie private in occasione di Expo, si segnala per la qualità delle opere esposte la rassegna di «Sculture inedite del Rinascimento», presentata dal 22 settembre al 23 dicembre dalla Galleria Lorenzo Vatalaro, in piazza San Simpliciano 7

La mostra riunisce alcuni manufatti lignei e uno in marmo, tutti del Rinascimento lombardo: fra i primi, i due «Angeli reggicero» già nella collezione Wagner-De Wit, poi nel Museum aan het Vrijthof di Maastricht, ceduti nel 2010 alla galleria dal museo come «opere di scultura veneziana» e invece rivelatisi, grazie agli studi di Raffaele Casciaro, come opere (in perfetto stato di conservazione, poi) di Giovan Angelo Del Maino.

Figlio di Giacomo Del Maino, «magister a lignamine» che era a capo di una delle principali botteghe milanesi di arredi sacri lignei del secondo Quattrocento (lungamente attiva, tra l’altro, nel cantiere della Certosa di Pavia), Giovan Angelo divenne un’autentica star nel Ducato di Milano del primo Cinquecento. Di sua mano è anche il «Crocefisso» inedito in mostra, opera anch’essa di altissima qualità.

Insieme è esposto un rilievo ligneo inedito dei fratelli De Donati, che negli stessi anni reggevano un’altra fiorente bottega di scultura lignea a Milano: qui sono rappresentati da un piccolo, prezioso rilievo di devozione privata raffigurante la «Natività» che reca ancora, intatta, la policromia originale.

Insieme alle sculture lignee la rassegna presenta un magnifico rilievo in marmo raffigurante un «Imperatore romano», riconosciuto da Vito Zani, dopo l’acquisto da parte della galleria, a Gasparo Cairano, esponente di primo piano della scultura rinascimentale bresciana. Le opere sono commentate in catalogo da Raffaele Casciaro, Roberto Cara e Vito Zani.