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Virtus Zallot
Leggi i suoi articoliStoria della scultura d’Italia è il terzo volume del progetto editoriale che già ha licenziato Storia della pittura d’Italia e Storia dell’architettura d’Italia, offrendo alla condivisione gli appunti che Arsenio Frugoni (1914-70) compilò a supporto delle lezioni di Storia dell’arte che tenne a Brescia nel 1946 e 1947: lezioni informali rivolte a un pubblico non specialistico. Frugoni accompagnò l’esposizione con la proiezione di un numero considerevole di immagini (che il volume ripropone), avvertendo la necessità di mostrare le opere e commentarle secondo una modalità allora inconsueta persino tra gli storici dell’arte.
Giovane storico, si affidò inoltre a professionisti della storia dell’arte per estrapolare dalle loro pubblicazioni molte citazioni, compilando una sorta di agile antologia ricucita e integrata in modo personale e acuto. Grazie alla curatela di Saverio Lomartire e al coraggioso progetto della casa editrice Morcelliana, le lezioni di Frugoni ci sono restituite in un volume gradevole da leggere, corposo nel repertorio iconografico e ambizioso nel titolo, che tuttavia non va considerato mera rievocazione. Il libro va affrontato in modo esperienziale, una sorta di visita guidata a un museo che raccoglie 15 secoli di scultura.
Come in tutti i musei, i criteri di scelta delle opere e talune schede critiche potrebbero essere aggiornati, ma oramai sono anch’essi storia. Accompagnati dalla voce di Frugoni, vale la pena di soffermarsi sulle immagini, come egli stesso invitava ripetutamente a fare. Ciascun lettore vi ricaverà una ricchezza diversa, scoprendo capolavori o confrontandosi con una lettura di tipo estetico stilistico ancora interessante e, nonostante l’età, mai pedante.
Storia della scultura d’Italia,
di Arsenio Frugoni, a cura di Saverio Lomartire, introduzione di Salvatore Settis, 240 pp., 51 ill., Morcelliana, Brescia 2022, € 35

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