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Particolare della tela «L’apparizione della Beata Vergine e di san Pietro ai compagni di san Brunone» esposta in San Cristoforo prima del posizionamento in quota

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Particolare della tela «L’apparizione della Beata Vergine e di san Pietro ai compagni di san Brunone» esposta in San Cristoforo prima del posizionamento in quota

La tela dell’Avanzi torna in Certosa e aspetta la gemella

A Ferrara un convegno per presentare l’imponente restauro affidato al laboratorio di Ottorino Nonfarmale

Valeria Tassinari

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«L’apparizione della Beata Vergine e di san Pietro ai compagni di san Brunone», una monumentale tela dipinta nel 1695, scenografica opera matura del pittore ferrarese Giuseppe Avanzi (1645-1718), è tornata al suo luogo d’origine, nel presbiterio della Chiesa di San Cristoforo alla Certosa, uno dei luoghi più suggestivi della città natale dell’artista.

Ci sono voluti quasi 80 anni per poterla rivedere, dopo che, a seguito di un terribile bombardamento del 1944, era stata malamente e frettolosamente arrotolata per rimuoverla dalla chiesa danneggiata. A un periodo di quasi abbandono agli eventi atmosferici, infatti, era seguita una lunga attesa fino al ricovero nel laboratorio di Ottorino Nonfarmale a San Lazzaro di Savena (Bo), dove ora Giovanni Giannelli ha portato a termine l’impresa, coordinando il progetto.

Il complesso restauro, finanziato grazie alla collaborazione tra Comune e Regione Emilia-Romagna, che hanno stanziato rispettivamente 37.500 e 60mila euro, ha richiesto molti mesi di lavoro, con interventi sul retro per il consolidamento della tela e un’impegnativa pulitura, cui è seguita l’integrazione a tinta neutra della parte del dipinto perduta a seguito di un’estesa macerazione, dovuta all’esposizione agli sbalzi di umidità subiti durante il periodo di giacenza, che hanno causato anche la cristallizzazione del colore.

Giannelli stesso ha presentato il risultato dell’imponente ripristino, sottolineando le criticità dovute principalmente alla cattiva conservazione e all’eccezionale dimensione dell’opera. Dopo essere stata mostrata per qualche giorno a un affollato pubblico, che ha potuto apprezzarne i particolari osservandola a terra di fronte al presbiterio, la tela è stata ricollocata in alto, nella sua posizione originaria, di fronte alla parete sulla quale dovrà in futuro essere posta la sua gemella in pendant, il cui restauro, per il quale si è impegnato il Ministero della Cultura, è stato anch’esso affidato ai laboratori Nonfarmale.

Vicende e prospettive di questi importanti recuperi sono state oggetto del convegno «Le tele dell’Avanzi per San Cristoforo alla Certosa. Storia di un ritorno», che si è tenuto giovedì 21 settembre al Palazzo Bonacossi.
 

Posizionamento in quota della tela «L’apparizione della Beata Vergine e di san Pietro ai compagni di san Brunone»

Valeria Tassinari, 26 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

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