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La natura come presenza quotidiana nella mostra di Chiara Brambilla e Roberto Picchi

Fino al 25 luglio 2025, la galleria RIBOT di Milano ospita «Alzarsi presto», la prima mostra in città dedicata ai due giovani artisti

Curato da Nicola Ricciardi, il progetto riunisce due pratiche artistiche che si sviluppano a stretto contatto con l’ambiente naturale, ponendo l’accento su un rapporto quotidiano e non mediato con il paesaggio, gli animali e i cicli biologici.

Chiara Brambilla, nata a Bergamo nel 1999, concentra la sua ricerca sul mondo animale che abita i boschi intorno a casa. L’attenzione si rivolge in particolare alla caccia, osservata come pratica, simbolo e costruzione culturale. Al centro del suo lavoro c’è un archivio di fotografie in bianco e nero, spesso ritrovate o manipolate, che diventano punto di partenza per interrogare i confini tra cura e violenza, gioco e dominio. Le immagini si accompagnano a una nuova serie di sculture in cartapesta che rappresentano piccoli animali accovacciati. Le figure, leggere e statiche, sembrano sospese in uno stato intermedio, tra il sonno e l’immobilità definitiva. Il contrasto tra la fragilità del materiale e il riferimento alla caccia sollecita una riflessione sull’ambivalenza della relazione tra uomo e animale.

Roberto Picchi, classe 1996, originario di Erba, lavora invece sul sottobosco, esplorato come spazio fisico e concettuale. Lì, dove agiscono funghi, batteri e organismi silenziosi, l’artista raccoglie elementi visivi che rielabora in un’installazione site-specific realizzata con cera d’api e paraffina. L’opera si espande sul pavimento della galleria come un corpo in crescita, articolato in forme e colori che evocano margini vegetali e processi di trasformazione. A completare il lavoro, alcune opere a parete dove la pittura assume qualità scultoree, trasformando materiali in paesaggi frammentati. Picchi propone un sistema visivo in cui ogni elemento è legato agli altri da equilibri delicati, come quelli che regolano i processi naturali di crescita e decomposizione.

La mostra prende il titolo da un’abitudine condivisa dai due artisti: l’alzarsi all’alba per osservare, esplorare o semplicemente abitare il paesaggio in modo consapevole. È in quelle prime ore del giorno, infatti, che le presenze naturali si fanno più percepibili, i suoni più nitidi, e il confine tra l’umano e il non umano più sottile. Alzarsi presto cerca di restituire questa condizione, senza retorica, ma con la semplicità di chi vive a contatto diretto con ciò che lo circonda. Attraverso linguaggi diversi - la fotografia, la scultura, l’installazione - Brambilla e Picchi costruiscono un percorso che mette al centro la coesistenza, l’osservazione e l’attenzione per i dettagli. Il risultato è una mostra che non idealizza la natura, ma ne restituisce una complessità fatta di convivenze, tensioni e trasformazioni quotidiane.

Riccardo Deni, 08 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

La natura come presenza quotidiana nella mostra di Chiara Brambilla e Roberto Picchi | Riccardo Deni

La natura come presenza quotidiana nella mostra di Chiara Brambilla e Roberto Picchi | Riccardo Deni