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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliIl primo maggio compie quarant’anni l’edificio, in piazza della Costituzione accanto ai padiglioni della Fiera, realizzato dall’architetto e pittore Leone Pancaldi (1915-95), che sino al 2007 ospitò la Galleria d’arte moderna e contemporanea poi trasformata in MAMbo e trasferita nel 2007 nell’ex Forno del pane. La Gam venne inaugurata nel maggio 1975 con mostre dedicate a Morandi, Luciano Minguzzi, Luciano De Vita e Xanti Schawinski. Il quarantennale riporta alla ribalta l’edificio di 2.500 mq che per decenni ha ospitato il patrimonio del museo diretto fino al 31 maggio da Gianfranco Maraniello (cfr. articolo a fianco), e prima da Franco Solmi (1975-86), Pier Giovanni Castagnoli (1987-95), Danilo Eccher (1995-2001) e Peter Weirmair (2001-05). Dopo il trasferimento del MAMbo l’ex Gam, ribattezzata Sala Maggiore, è stata venduta dal Comune a Bologna Fiere che l’ha utilizzata in rare occasioni per convegni ed eventi. Di recente ha accolto la mostra, molto visitata, «Body Worlds, difficilmente ascrivibile al settore artistico per cui il luogo era stato ideato dall’architetto, autore negli anni Sessanta anche dell’apprezzata riqualificazione della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Il figlio, Giuliano Pancaldi, che ha legato l’archivio del padre alla Fondazione Gramsci, spiega: «Mio padre pensò all’edificio come a una casa degli artisti, un luogo sperimentale visto che quelli erano gli anni del Centre Pompidou di Parigi. Non ha mai esposto lì come architetto: nel 1975 gli dedicò invece una mostra Palazzo dei Diamanti di Ferrara». Fino al momento in cui «Il Giornale dell’Arte» va in stampa la Fiera di Bologna non ha deciso eventi per ricordare i 40 anni dell’innovativo edificio di Pancaldi, mentre il presidente dell’ente Duccio Campagnoli rilancia: «L’anno prossimo Arte Fiera compie anch’essa 40 anni e in quella occasione lavoreremo per ricordare la destinazione artistica dell’edificio. Occorre pensare a un progetto innovativo, immaginando anche come riqualificare quei locali». L’ex soprintendente bolognese Andrea Emiliani tempo fa ha lanciato l’idea di collocarvi una sorta di Casa del design mentre Silvia Fanti, curatrice di Xing, network bolognese che ha organizzato all’ex Gam alcune iniziative, spiega di aver «pensato spesso a quel luogo come a una Casa delle performance».
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