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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliVicenza. In occasione della chiusura, il 2 giugno, della mostra vicentina «Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento» alla Basilica Palladiana, visitata da oltre 301mila paganti, l'organizzatore Marco Goldin ha annunciato un traguardo importante per la sua creatura Linea d'ombra. Le mostre organizzate dal 1996 a oggi sono state viste in tutto da dieci milioni di visitatori, numeri che con ogni probabilità rappresentano un record mondiale. Al contempo Goldin ha anche deciso di fermarsi un anno e mezzo utile a preparare, per l'autunno del 2016, una mostra in occasione del ventennale di Linea d'ombra. «Si è chiuso, spiega Goldin, un quinquennio non facilmente dimenticabile. In questi anni abbiamo lavorato in sette diverse città, Genova e Verona, Bologna e Vicenza, ma anche Rimini, San Marino e Passariano, dove le nostre mostre hanno raccolto 2,6 milioni di visitatori in totale. Con questo numero tanto elevato, realizzato solo tra il 2010 e il 2015, abbiamo superato, con giustificato orgoglio, il totale di 10 milioni di visitatori complessivi da quando ho creato Linea d'ombra alla fine del 1996».
Il curatore-manager riapre poi il fronte Treviso, città dove doveva tornare prima che polemiche relative al restauro del Museo di Santa Caterina, un ex convento trecentesco, della città veneta abolissero il progetto. «Dopo oltre un decennio, dice Goldin, dovevo tornare a lavorare a Treviso, la città nella quale sono nato e nella quale Linea d'ombra ha la sua sede. La città dalla quale le nostre mostre internazionali presero il largo. Il "caso Treviso" dal 1998 al 2004 raccolse 2 milioni di visitatori in una città di 80mila abitanti. In modo del tutto inatteso e non dovuto alla nostra responsabilità, questo ritorno non avverrà: ci dispiace molto, a maggior ragione perché tutto era stato preparato perché potesse ripetersi a Treviso il successo di allora».
Secondo fonti giornalistiche pare che il curatore abbia inviato, nei mesi scorsi tramite il suo legale, una lettera al sindaco di Treviso in cui chiedeva «garanzie di un clima sereno» e una penale di tre milioni di euro «nel caso la mostra dovesse saltare a ridosso della data prevista». (Cfr. Veronica Rodenigo, edizione online, 25 febbraio e 10 marzo 2015, www.ilgiornaledellarte.com).
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Vincent van Gogh, Sentiero di notte in Provenza, 1890 olio su tela, cm 90,6 x 72 Otterlo, Kröller-Müller Museum
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