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Giorgio Guglielmino
Leggi i suoi articoliLa Galleria Lelong da più di quarant’anni presenta la produzione grafica di Richard Serra e continua ora nella sua sede parigina con la mostra «Casablanca», che inaugura il 14 marzo per rimanere aperta fino al 30 aprile. In questa occasione vengono proposti sei lavori di grandi dimensioni (l’ultimo dei quali addirittura imponente: misura 183×213 cm) ognuno in edizione piuttosto limitata, alcuni di 26 esemplari altri di 27.
Si tratta di opere «classiche» della produzione dell’artista poiché presentano grandi campiture nere dalle forme geometriche create con un impasto particolarmente denso di pastello a olio, inchiostro e silice che pare catrame e che conferisce una corposa materialità. Proprio questa caratteristica, tra l’altro, rende un po’ stretta la definizione di «grafica» poiché la superficie di ogni singolo esemplare è leggermente diversa da tutte le altre e l’impatto visivo è talmente forte da rendere i lavori più assimilabili ad una superficie scolpita piuttosto che ad un lavoro su carta. L’unica tonalità di colore utilizzata è il nero, nella migliore delle tradizioni di Richard Serra che riesce sempre a sorprendere l’osservatore proseguendo nella sua ricerca di superfici e immagini giocate tutte su questa tonalità che paiono uguali ma risultano alla fine sempre diverse.
La suite «Casablanca» ha avuto una lunga gestazione in quanto la produzione venne avviata nel 2020 e subito interrotta per la pandemia. Solo dopo tre anni di lavoro intermittente l’artista arrivò al risultato desiderato e giudicato pronto per essere mostrato al pubblico, qui per la prima volta.
Inserite in cornici scelte dall’artista e volutamente presentate senza vetro o plexiglas, le opere se viste dal vivo hanno un impatto fortissimo, quasi fisico sull’osservatore e Richard Serra, a 85 anni, prosegue con la sua ossessione per la superficie nera, quasi in parallelo, anche se con soluzioni tecniche differenti, a quella del francese Pierre Soulages scomparso un anno e mezzo fa.

«Casablanca n. 2» (2022), di Richard Serra. Cortesia dell’artista e della Galleria Lelong, Parigi
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