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John Kørner, Beach Matter, 2025

© John Kørner. Courtesy the artist and Victoria Miro

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John Kørner, Beach Matter, 2025

© John Kørner. Courtesy the artist and Victoria Miro

John Kørner a Venezia: dipingere i problemi, abitare il miraggio

I dipinti e le sculture dell'artista danese sono in mostra dal 13 settembre al 25 ottobre 2025 nella sede lagunare della galleria Victoria Miro

Venezia è una città che si guarda più con l’immaginazione che con gli occhi. È illusione, lente deformante, stato mentale. Lo stesso in cui John Kørner ha deciso di immergersi durante una residenza con Victoria Miro, da cui nasce la nuova mostra dell’artista danese: un viaggio pittorico tra realtà e visione, luce e inquietudine, colore e assenza. Le opere esposte, nate tra i canali e le calli, sembrano trattenere l’umore mutevole della città. Nei dipinti riconosciamo elementi della topografia veneziana, l’onnipresente acqua, il bagliore caldo di spritz e gelati. 

Ma nulla è mai fermo. I riferimenti si sfaldano, il suolo si inclina, l’orizzonte si piega. L’impressione è quella di un paesaggio in costante metamorfosi, abitato da figure umane, frutti, oggetti - come una scarpa Adidas - che appaiono e scompaiono come in sogno. Il bianco, più che semplice sfondo, diventa attore protagonista. Vuoti che galleggiano tra acqua e aria, sagome non finite, tuffi nel nulla della tela come in Diving Into the Unknown Venezia. La pittura di Kørner si fa esperienza ottica e atmosferica, sfiorando l’illusione fotografica, evocando filtri digitali, ma senza mai perdere la propria sostanza fisica.

Al centro dell'esposizione troviamo i Problems, segni distintivi della pratica dell'autore. Forme ovali, tra il fumetto e l’archetipo, che punteggiano tele e sculture. Non sono problemi da risolvere, ma domande da abitare. Simboli di una tensione esistenziale, collettiva e personale, che si riverbera nei dipinti come un pensiero che prende forma. 

John Kørner, Diving Into the Unknown Venezia, 2024-2025 © John Kørner Courtesy the artist and Victoria Miro

John Kørner, Lido Lagoon, 2024-2025 © John Kørner Courtesy the artist and Victoria Miro

Come nota Max Andrews nel saggio che accompagna la mostra, “Un pittore di problemi che prendono forma nella realtà si trova a dipingere in una città che sta letteralmente affondando sotto il peso di difficoltà insormontabili”. Questi Problems esistono anche come sculture, realizzate con i maestri vetrai di Murano. Alcuni sembrano sostenersi a fatica, altri si incastrano come Matrioske. Oggetti ambigui, belli e disturbanti, fragili come tutto ciò che, pur fluttuando, tenta di resistere.

Altre opere, come Lido Lagoon e Beach Matter, amplificano questa tensione tra realtà e dissolvenza. In esse, i corpi sembrano farsi evanescenti, attraversati da zone di bianco che li trasformano in apparizioni. I confini tra materia e luce si sfumano, mentre il colore – saturo, spesso eccessivo – vibra come un ricordo sotto il sole. Kørner gioca con l’idea stessa di visibilità, suggerendo che ciò che si mostra, a volte, è solo una soglia verso ciò che sfugge.

Kørner - nato ad Århus nel 1967, già esposto al Kunsten Museum e al MOCA Detroit, e presente in collezioni internazionali come Tate e Moderna Museet - continua a lavorare sul confine tra l’immagine e il dubbio, tra il gesto pittorico e la crisi. In questa mostra veneziana, la sua pittura non racconta una storia, ma costruisce un miraggio in cui perdersi. E forse, anche ritrovarsi.

Riccardo Deni, 05 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

John Kørner a Venezia: dipingere i problemi, abitare il miraggio | Riccardo Deni

John Kørner a Venezia: dipingere i problemi, abitare il miraggio | Riccardo Deni