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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliParigi. Jeff Koons ha annunciato di voler fare un regalo alla città di Parigi. Offrirà una sua opera inedita e monumentale dal titolo «Bouquet of Tulips», una gigantesca mano di donna, iper realistica, che stringe un mazzo di tulipani.
L’opera, in bronzo policromo, alta quasi 12 metri e di un peso pari a circa 33 tonnellate, dovrebbe prendere posto nel 2017 in place de Tokyo, ai piedi della colonnata tra il Palais de Tokyo e il Musée d’art moderne de la ville de Paris. Un «omaggio all’amicizia» che unisce la Francia e gli Stati Uniti da più di 200 anni ed un «segnale di ottimismo» dopo gli attentati terroristici del 13 novembre 2015, ha spiegato l’artista americano padre del «Balloon Dog». Un regalo dunque.
Di fatto fabbricare l’opera costerebbe 3 milioni di euro, stando alle informazioni dell’Agence France Presse, e per riunire la somma è stata lanciata una colletta di fondi tra i mecenati privati, francesi e americani. Per Koons, il più quotato degli artisti viventi, potrebbe essere una bella operazione di comunicazione. L’idea però non è sua. È di Jane D. Hartley, ambasciatrice degli Stati Uniti per la Francia e Monaco. La sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, ha accettato volentieri: Parigi, ha scritto in un comuncato «sarà felice di accogliere» l’opera di Koons che «conferma a che punto la città è dinamica e attraente per il settore dell’arte contemporanea». Si aspettano tuttavia ancora le dovute autorizzazioni per l’installazione dell’opera. Pare che non sia stato ancora chiesto l’accordo degli architetti in carica dei monumenti storici. Per Koons, che ha dato un’intervista esclusiva a «Le Figaro», «è un’idea spettacolare. Jane D. Hartley mi ha chiamato per dirmi che voleva fare un gesto verso i francesi e ne abbiamo parlato a lungo. Diverso tempo fa, ha raccontato l’artista, avevo fatto la foto di una mano con un bouquet di fiori, mi piaceva molto il significato che veicolava. Mi dicevo che un giorno ne avrei fatto una scultura con i tulipani gonfiabili. Per me è il simbolo del dono incondizionato».
I tulipani di Koons dovrebbero rinviare ai «fiori barocchi di Boucher e Fragonard» o ai «fiori impressionisti di Monet». La mano invece dovrebbe ricordare quella della statua della Libertà che solleva la fiamma. Anche l’opera dell’architetto Bartholdi fu un dono, della Francia agli Stati Uniti, e fu inaugurata a New York nel 1886.

Un render di «Bouquet of Tulips» di Jeff Koons © Jeff Koons, courtesy Noirmontartproduction
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