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In quel taccuino la realtà di un’epoca

Marco Bussagli

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Ci sono libri destinati ad avere un posto di rilievo nelle biblioteche di studiosi e appassionati d’arte. I due volumi di Le «Livre de croquis de Gabriel de Saint-Aubin» troveranno di certo questa collocazione.

Il primo è la riproduzione in facsimile del taccuino di disegni («croquis», ossia «schizzi, abbozzi» dal carattere fresco, sommario, talora incompiuti) del pittore e incisore Gabriel de Saint-Aubin.

Nato a Parigi in una famiglia di artisti, Gabriel (1724-80) ci lascia qui una straordinaria testimonianza di un’epoca storica rappresentata attraverso scene di vita quotidiana alternate a eventi culturali, a studi per quadri o incisioni ispirati a dipinti e statue famose, come quella dal gruppo scultoreo di Jean-Baptiste Théodon raffigurante «Arria e il marito console Cecina Peto».

Il secondo libro è riservato allo studio del carnet di Saint-Aubin di Xavier Salmon, direttore del Dipartimento di Arti Grafiche del Louvre, ed è diviso in tre sezioni. L’introduzione ricostruisce le vicende e gli studi sul taccuino, che in epoca ottocentesca faceva parte della raccolta di uno dei più raffinati collezionisti francesi del tempo, Camille Groult (1837-1908); il taccuino oggi è noto infatti anche come Livre Groult.

Nel 1882 Edmond de Goncourt ne aveva pubblicato una parte, ma prima che il Louvre lo acquisisse, nel 1941, era stato quasi dimenticato. La parte più densa dello studio è dedicata agli oltre cento disegni che, sulle 108 pagine del quaderno, si mescolano a saggi di colore acquarellato con appunti, annotazioni, conti e date. La ricognizione di Salmon è puntuale e accurata, successiva al restauro del 2015, di cui si ha una relazione nella terza e conclusiva sezione del commentario.

Le «Livre de croquis de Gabriel de Saint-Aubin» peintre 1760-1778
di Xavier Salmon
2 voll. 108 pp. e 88 pp., ill. col, lingua francese
Officina Libraria in collaborazione con Musée du Louvre, Milano 2017
€ 45,00

Marco Bussagli, 12 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

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