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Una veduta dell'ultima edizione di miart

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Una veduta dell'ultima edizione di miart

Il 25mo compleanno di miart

181 gallerie di 20 Paesi alla fiera d'arte moderna e contemporanea di Milano

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Giunto al suo quarto anno di direzione di miart, Alessandro Rabottini, che ha saputo far crescere ulteriormente la fiera d’arte moderna e contemporanea milanese, ha annunciato le novità e diramato alcuni numeri dell’edizione 2020.

Nel suo 25mo compleanno, miart (che ha scelto come linea-guida una frase di Luciano Fabro, «la simpatia tra le cose», e che si terrà in Fieramilanocity, padiglione 3, dal 17 al 19 aprile) potrà contare su 181 gallerie di 20 Paesi del mondo, molte delle quali sono presenze fedelissime, mentre altre tornano dopo qualche anno di assenza e ben 36 si uniscono quest’anno (tutti nomi di peso, come i «ritornanti» Gagosian e Franco Noero, o come Karsten Greve, Kadel Willborn, Eva Presenhuber, Thomas Schulte, Chantal Crousel, Rossella Colombari, Nilufar da Italia ed Europa e, da altri continenti, A Gentil Carioca da Rio de Janeiro e Blank da Città del Capo).

Novità di questa edizione è il design d’autore, storico ed emergente, non confinato in una sezione a parte ma inserito nel percorso delle cinque sezioni: Established Contemporary (86 gallerie); Generation (12 gallerie, con otto dialoghi tra artisti di generazioni diverse); Established Master (50 importanti gallerie di arte moderna), questa curata da Alberto Salvadori, come anche Decades, in cui nove gallerie rileggono il XX secolo, scandendolo per decenni, dagli anni 10 di Sironi, ai ’90 di Ugo La Pietra. Non mancano ovviamente gli Emergent, rappresentati da 24 gallerie di ricerca italiane e straniere.

Come sempre, al fianco di miart c’è il main partner Intesa Sanpaolo, che sarà presente anche in fiera con una giovane artista e proporrà una mostra nelle Gallerie d’Italia-Piazza Scala, mentre altri sostenitori hanno permesso di creare il Curatorial Advisory Circle, che riunisce cinque curatori di musei internazionali, e di invitare a Milano oltre 60 direttori o curatori di istituzioni del mondo, per partecipare ai numerosi talk (40 partecipanti, sul tema l’Esistenza dell’artista) e altri 18, da dieci Paesi, per far parte delle giurie dei Premi (il Fondo di Acquisizione Fondazione Fiera Milano, 100 mila euro, e i premi Herno, Fidenza Village per Generations; il rinnovato On Demand by Snaporazverein, dedicato ora a una nuova produzione performativa per Triennale Milano Teatro, dopo una residenza nella Casa degli Artisti; LCA per Emergent e Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e giovani Artisti).

Nuovo il Premio INNSIDE, promosso dall’Hotel Innside by Melia Milano Torre GalFa, destinato alla galleria che proporrà la migliore personale o doppia personale, purché legata ai temi della sostenibilità, delle trasformazioni globali o del concetto d’identità.

Il tutto in una città accesa dai numerosissimi eventi di Milano Art Week, manifestazione diffusa promossa dal Comune, cui concorrono istituzioni pubbliche e private, che porteranno in città celebri artisti internazionali (da Olafor Eliasson per Trussardi, a Martin Kippenberger in Fondazione Prada, da Tania Bruguera al Pac a Chen Zhen e Trisha Baga in Pirelli Hangar Bicocca, alla performance del MAI-Marina Abramović Instituite in Fondazione Feltrinelli, e molto altro ancora).

Prosegue anche il progetto di arte pubblica ArtLine Milano, il parco delle sculture di Citylife, tra i grattacieli di Isozaki, Adid e Liebeskind, che si arricchisce dei lavori site specific di Mario Airò, Alfredo Jaar, Maurizio Nannucci, Wilfredo Prieto.
 

Ada Masoero, 21 gennaio 2020 | © Riproduzione riservata

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Il 25mo compleanno di miart | Ada Masoero

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