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Rirkrit Tiravanija (Thai, born Argentina 1961) untitled (the days of this society is numbered / December 7, 2012) 2014 Synthetic polymer paint and newspaper on linen The Museum of Modern Art, New York Committee on Drawings and Prints Fund, 2014. © 2017 Rirkrit Tiravanija

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Rirkrit Tiravanija (Thai, born Argentina 1961) untitled (the days of this society is numbered / December 7, 2012) 2014 Synthetic polymer paint and newspaper on linen The Museum of Modern Art, New York Committee on Drawings and Prints Fund, 2014. © 2017 Rirkrit Tiravanija

Il MoMA del 2019? Visitatelo a Parigi

Il museo newyorkese in trasferta per qualche mese alla Fondation Vuitton con una mostra che ne anticipa il futuro allestimento

Luana De Micco

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Parigi. Il MoMA si «trasferisce» per qualche mese a Parigi. Più precisamente alla Fondation Vuitton, il museo del Bois de Boulogne disegnato da Frank Gerhy che accoglie la collezione dell’uomo d’affari Bernard Arnault. La mostra «Essere moderno: il MoMA a Parigi», fino al 5 marzo 2018, è considerata un evento senza precedenti anche da Glenn D. Lowry, direttore del Museo d’Arte Moderna di New York, che ha fatto il viaggio in Francia per la presentazione della mostra: «Qui a Parigi si può vedere un’anticipazione di quello che sarà l’allestimento del MoMa nel 2019». Per la prima volta infatti il MoMA, che si sta espandendo su tre piani di un nuovo edificio disegnato da Jean Nouvel, presta ben 200 opere: «Senza i lavori, ha aggiunto il suo direttore, non sarebbe mai stato possibile separarsi da così tante opere allo stesso tempo». La mostra ricostruisce la storia del museo e della sua collezione «polifonica. Sin dall’inizio, ha sottolineato il curatore Quentin Bajac, essa si è fondata sull’idea, all’epoca rivoluzionaria, di pluridisciplinarità». I visitatori sono accolti da «Le Baigneur», la tela di Cézanne del 1885 acquisita dal MoMA nel 1934. Lungo il percorso sono allestite opere di Magritte, Brancusi, Hopper, Matisse, Duchamp, Mondrian, fotografie di Cindy Sherman, Man Ray, Walker Evans. Tra i tanti capolavori, il «Ritratto di Félix Fénéon» di Signac (1860), «La speranza II» di Klimt (1907-1908), la «Gare Montparnasse» di de Chirico (1969), «La persistenza della memoria» di Dalí (1931) e il «Doppio Elvis» di Warhol (1963). Di Picasso è presente «Il giovane a cavallo» del 1905. Non hanno fatto il viaggio invece «Les demoiselles d’Avignon» che «ormai non viaggiano da vent’anni e non viaggeranno più», ha precisato Lowry. Ci sono diverse curiosità, molte scovate negli archivi del museo. É esposto anche il primo cortometraggio di Mickey Mouse della Disney, «Steamboat Willie», proiettato per la prima volta al Colony Theater di New York il 18 novembre 1928. Info: fondationlouisvuitton.fr

Cindy Sherman, Untitled, Film Still # 21, 1978, The Museum of Modern Art, New York (C) 2017 Cindy Sherman

Bruce Nauman (American, born 1941) Human/Need/Desire 1983 Neon tubing and wire with glass tubing suspension frames The Museum of Modern Art, New York. Gift of Emily and Jerry Spiegel, 1991 © 2017 Bruce Nauman/Artists Rights Society (ARS), New York

Roy Lichtenstein. Drowning Girl. 1963 ©Estate of Roy Lichtenstein New York ADAGP, Paris 2017

Rirkrit Tiravanija (Thai, born Argentina 1961) untitled (the days of this society is numbered / December 7, 2012) 2014 Synthetic polymer paint and newspaper on linen The Museum of Modern Art, New York Committee on Drawings and Prints Fund, 2014. © 2017 Rirkrit Tiravanija

Luana De Micco, 11 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

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