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Il Design Museum spera nell’«effetto Tate»

Approccio interattivo e nuova sede a Kensington, vicina al Victoria and Albert Museum, per far crescere i visitatori

Aimee Dawson

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Quando, il 24 novembre, il Design Museum aprirà la sua nuova sede da 83 milioni di sterline, i visitatori potranno ammirare gratis per la prima volta, la sua collezione di più di 3mila pezzi. Il museo di design industriale, di grafica, moda e architettura ha grandi ambizioni per il nuovo spazio nell’ex Commonwealth Institute, vicino a Kensington High Street. «In questo Paese abbiamo bisogno di fare qualcosa di simile a quello che ha fatto la Tate Modern per l’arte contemporanea e il design», ha dichiarato il direttore del museo Deyan Sudjic, ben noto in Italia per aver diretto la rivista «Domus» (2000-04) e la Biennale di Architettura di Venezia del 2002.

L’edificio anni Sessanta, la cui caratteristica più straordinaria è un tetto iperbolico paraboloide ribassato al centro, è stato ristrutturato dall’architetto John Pawson. Il nuovo spazio è tre volte più grande dell’ex sede del museo in Shad Thames. I visitatori saranno accolti da una mostra di centinaia di oggetti di uso quotidiano selezionati dal pubblico stesso sul sito internet del museo prima dell’apertura (tra i candidati: delle posate, un trapano e un mixer da cucina).

La collezione ripercorre le origini di oggetti che hanno avuto un’influenza nella storia del design, come i prodotti della Braun degli anni ’60 e quelli di oggi della Apple, per poi proporre uno sguardo dietro le quinte al processo di manifattura. Il museo spera che il suo approccio interattivo, abbinato a una nuova location vicina al Victoria and Albert Museum (V&A), possa attrarre 500mila visitatori in più nel suo primo anno di riapertura. «Vogliamo che il Design Museum sia un incrocio tra lo Science Museum e il V&A», dichiarano dall’istituzione. 

La mostra di apertura comprende 11 installazioni commissionate ad hoc che indagano le emozioni provocate dal design («Paura e amore: reazioni a un mondo complesso», fino al 23 aprile 2017) e una presentazione di opere di vincitori del premio annuale del museo (Beazley Designs of the Year). Finanziare il progetto è stato una sfida, nonostante la donazione del terreno e dell’edificio da parte del costruttore. Il designer Sir Terence Conran, che fondò il museo nel 1989, ha donato 17,5 milioni di sterline (di cui 10 provenienti dalla vendita del vecchio sito del museo). Tra le altre donazioni, 4,9 milioni dall’Heritage Lottery Fund e 3 dall’Arts Council England.

Aimee Dawson, 21 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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