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Francesco Morandini detto il Poppi, «Battesimo di Cristo», 1583 (particolare)

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Francesco Morandini detto il Poppi, «Battesimo di Cristo», 1583 (particolare)

Il Battesimo del Poppi trova casa ad Arezzo

La tela recentemente acquisita dal MiC per il Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna sarà fruibile dal 4 aprile nelle sale dedicate al Cinquecento e al Manierismo, in dialogo con opere di Vasari

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Laura Lombardi

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Il «Battesimo di Cristo» del pittore casentinese Francesco Morandini detto il Poppi (Poppi, Ar, 1544-Firenze 1597), datato al 1583, è una nuova importante acquisizione per il Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna di Arezzo. 

L’olio su tavola, dipinto per Braccio Ricasoli, figura di spicco, fine erudito e tra i fondatori dell’Accademia fiorentina, che la destinò alla propria villa di Bracciano, a Panzano in Chianti, era stata rintracciata da Alessandra Giovannetti nel 1995 in una collezione privata, identificandola con l’opera citata da Raffaello Borghini nel «Riposo». Alla notifica del dipinto all’ufficio Esportazione di Firenze, è seguito in tempi brevi l’acquisto coattivo da parte del Ministero della Cultura, rendendolo così fruibile, dal 4 aprile, nelle sale del museo dedicate al Cinquecento e al Manierismo, in dialogo con opere di soggetto sacro di Giorgio Vasari che, ad Arezzo, fu maestro del Poppi e ne affidò la formazione a Vincenzo Borghini, del quale Morandini dipinge il ritratto nel 1570. Il «Battesimo di Cristo» è stato sottoposto ad ampie indagini scientifiche con scansioni multispettrali eseguite da Inop-Cnr per rilevare la presenza del disegno preparatorio, e alcune parti si ritrovano studiate nei fogli conservati al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.

L’opera, dalla raffinata cromia, è successiva di alcuni anni all’importante impresa dello «Studiolo di Francesco I» cui il Poppi partecipa in Palazzo Vecchio e vi si colgono i riflessi della cultura controriformata; varie sono le citazioni dai grandi maestri della tradizione fiorentina, tra cui Verrocchio, Andrea del Sarto, Jacopo Sansovino, Michelangelo e naturalmente Vasari, ma anche spunti tratti da suoi contemporanei quali Alessandro Allori, modello per il gruppo centrale del Cristo nel suo «Battesimo» del 1570, e Francesco Barocci.

La presentazione del dipinto è accompagnata da una pubblicazione Edifir, realizzata grazie alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (che ha finanziato anche l’allestimento museale), introdotta dal direttore generale dei Musei della Toscana, Stefano Casciu, e con saggi di Luisa Beretti (curatrice anche del volume), Anna Bisceglia, Veronica Vestri, Eliana Carrara e Rossella Cavigli

Francesco Morandini detto il Poppi, «Battesimo di Cristo», 1583

Laura Lombardi, 04 aprile 2025 | © Riproduzione riservata

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Il Battesimo del Poppi trova casa ad Arezzo | Laura Lombardi

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