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I piaceri dell’amore

Luana De Micco

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L’atmosfera bucolica delle «Feste galanti», rese celebri nel secolo dei Lumi da Antoine Watteau e François Boucher, entra nelle sale del Louvre-Lens: la mostra «Danza e bacia chi vuoi tu. Feste e piaceri d’amore nel secolo di Madame de Pompadour» (titolo che rinvia a una filastrocca infantile inventata dalla marchesa favorita di Luigi XV) riunisce dal 5 dicembre al 29 febbraio 220 opere, molte delle quali arrivano dalla sede parigina del museo.

Come la tela «Pellegrinaggio a Citera» che Watteau presentò nel 1717 all’Accademia reale di pittura e scultura e che ufficializzò la nascita del nuovo genere pittorico. È il XVIII secolo, quando «dopo gli ultimi anni bui e austeri del regno di Luigi XIV, la Francia aspira alla libertà e alla gioia di vivere. Il tempo della Reggenza libera le idee e i costumi», spiega il curatore Xavier Salmon.

Delizie dell’amore, gite in campagna, balli, corteggiamenti diventarono allora i temi di moda di artisti come Jean-Honoré Fragonard, Jean-Baptiste Pater e Pierre Antoine Quillard. François Boucher li rivisitò in chiave rustica e pastorale; La Motte, Campra, Duch e Desmarets vi si ispirarono per le loro composizioni musicali, mentre le manifatture di Sèvres e Meissen realizzarono figurine di innamorati e pastorelle di porcellana.

Luana De Micco, 10 dicembre 2015 | © Riproduzione riservata

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