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Boezio, De Institutione Musica Italia settentrionale, ultimo quarto del sec. XV Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 36 E 8 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

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Boezio, De Institutione Musica Italia settentrionale, ultimo quarto del sec. XV Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 36 E 8 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

I libri alle radici dell'Europa

In mostra alla Biblioteca dell'Accademia dei Lincei a Roma 180 manoscritti, incunaboli e cinquecentine

Federico Castelli Gattinara

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Roma. Inaugura domani e rimarrà aperta fino al 22 luglio presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana la mostra «I libri che hanno fatto l’Europa», 180 preziosi pezzi unici latini, romanzi, greci, arabi ed ebraici.
Fa bene, in questa Europa spaventata in cui viviamo, ogni segnale che sottolinea una volta di più la complessità, ricchezza ed eterogeneità delle nostre radici culturali. La mostra presenta opere, con moltissimi capolavori, che da Carlo Magno arrivano a Gutenberg, quindi dalla rinascita carolingia dell’VIII secolo all’invenzione della stampa, traghettando la classicità latino-cristiana dal Medioevo fino all’evo moderno, da cui nascerà l’Europa come la conosciamo.

Curata da Roberto Antonelli, Michela Cecconi e Lorenzo Mainini, pensata anche in vista del XXVIII Congresso internazionale di Linguistica e Filologia romanza che si terrà a Roma dal 18 al 23 luglio, presenta manoscritti, incunaboli e cinquecentine di straordinaria importanza, in buona parte della Corsiniana ma con notevoli prestiti anche dalle altre grandi biblioteche romane, l’Angelica, la Casanatense, la Nazionale e la Vallicelliana, e dalla Biblioteca Apostolica Vaticana.

Cinque le sezioni: La tradizione classico-cristiana, Verso la nuova cultura europea, La nuova cultura europea, Il primo canone e Verso la Modernità, con testi, video, mappe e supporti mediatici che aiuteranno a collocare le opere nel loro contesto e nel loro percorso storico. Si parte dai testi degli autori latini, dei padri della Chiesa e dalla Bibbia, riprodotti e miniati per secoli dagli amanuensi di un’incredibile rete di monasteri e istituzioni ecclesiastiche, si arriva al fatidico 1467 a Subiaco con la stampa dei primi libri italiani (sant’Agostino, Cicerone e Lattanzio) e all’immediata rivoluzionaria diffusione di questa tecnica in tutto il Paese, che presto troverà in Venezia la sua capitale mondiale. Ingresso gratuito.


Boezio, De Institutione Musica Italia settentrionale, ultimo quarto del sec. XV Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 36 E 8 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

Boncompagno da Signa, Boncompagnus Italia, secondo quarto del sec. XIII Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 36 E 1 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

Ramon Lull, Llibre de les meravelles Catalogna, ultimo quarto del sec. XV Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 44 A 3 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

Roman de la Rose Parigi?, metà del sec. XIV Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 55 K 4 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

Volgarizzamento veneto del Roman de Tristan Italia settentrionale, secondà metà del sec. XIV Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 55 K 5 Foto © Accademia Nazionale dei Lincei

Federico Castelli Gattinara, 30 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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