Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliHa compiuto 50 anni lo scorso 20 dicembre l’intervento di restauro e riallestimento del Museo di Castelvecchio concepito da Carlo Scarpa e inaugurato nel 1964
(nell’immagine, la celeberrima sistemazione della statua equestre di Cangrande I della Scala). Per l’occasione l’istituzione museale ha riservato alla ricorrenza l’intero weekend del
20 e del 21 con visite guidate a ingresso gratuito e laboratori didattici per scoprire la storia di uno fra i più importanti esiti della museografia del Novecento. Il segno del grande architetto,
in questi anni già oggetto di puntuali interventi di manutenzione e restauro, è da sempre motivo di grande interesse e orgoglio da parte dell’istituzione scaligera che vi dedica spesso iniziative di approfondimento, pubblicazioni (l’ultima data alle stampe è Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio. 1964-2014 a cura di Alba di Lieto e Alberto Vignolo, Grafiche Aurora, Verona 2014) o intere giornate di eventi. Nel programma di dicembre non potevano quindi mancare anche visite guidate alla torre di sud-est del castello che dal 2013, in seguito all’intervento di restauro, è stata adibita ad archivio scarpiano veronese (accesso su appuntamento o consultabile in formato digitale). Qui hanno trovato collocazione non solo i 439 disegni riguardanti l’intervento scaligero (1958-64 e 1968-75), acquisiti nel 1975 dall’allora direttore di Castelvecchio Licisco Magagnato, ma anche le successive acquisizioni da parte della Regione Veneto iniziate a partire dal 2002 (come i disegni dalle officine dei fabbri Zanon, dalle Vetrerie Cappellin, dalla ditta Bernini) e donazioni provenienti da archivi privati.

Altri articoli dell'autore
Dopo Alberta Pane e Galerie Negropontes, anche la giovane realtà francese sceglie la città lagunare: un nuovo capitolo nel dialogo culturale tra Venezia e Parigi, all’insegna della contemporaneità e della sperimentazione
Il ripristino dell’originario ingresso e nuovi spazi anticipano il riallestimento delle collezioni del Museo Archeologico Nazionale. Intanto, fino al 28 settembre, è possibile ammirare la policroma installazione site specific di l’anonymous art project
750 blocchi modulari ad incastro, 70 posti a sedere per la nuova struttura che sull’isola si aggiunge al Parco delle Sculture, a un Centro Soggiorno e Studi, a un’Università, a un ente cinematografico e ad uno oceanografico
La Fondazione, istituita nel 2023 a Bassano del Grappa, si pone come centro di ricerca, di formazione specialistica, ma anche di produzione di cataloghi e mostre in giro per l’Italia