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I 25 anni per l’arte moderna e contemporanea della Fondazione CRT

Istituito nel 2000, il polo art oriented della Fondazione celebra 25 anni di attività con un ricco calendario di progetti e appuntamenti nel secondo semestre dell’anno

Rosalba Cignetti

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Nata nel 2000 per valorizzare un nucleo di opere di Arte Povera, attiva nella valorizzazione dei territori, nella formazione dei giovani curatori, nal sostegno alla creatività emergente e nella promozione internazionale, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT si è affermata, in un quarto di secolo, come una delle realtà più dinamiche e influenti dell’arte contemporanea in Italia e all’estero, crescendo fino a diventare «una realtà culturale di riferimento a livello internazionale, con una collezione di oltre 930 opere di 330 artisti, messa a disposizione della collettività e dei musei torinesi», dichiara Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT. Il secondo semestre 2025 prosegue nel solco di una visione culturale che guarda al futuro, con un programma fitto di appuntamenti che racconta «ciò che questi 25 anni sono stati, ma anche ciò che la Fondazione CRT ha voluto e continua a volere: promuovere la cultura come bene collettivo, generare valore attraverso l’arte, rendere il patrimonio accessibile a tutta la comunità», aggiunge Poggi.
Collezione, formazione, educazione, comunità, spazio pubblico e internazionalizzazione sono le sei parole chiave, con le quali è stata sistematizzata la strategia dell’istituzione: «rispecchiano le sue vocazioni originarie, collezionistiche ed educative e ne indirizzano gli investimenti, progettuali ed economici, verso programmi innovativi nell’ambito dell’arte nello spazio pubblico, dell’alta formazione e dell’internazionalizzazione», spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il 2025 segna dunque non solo un compleanno importante, ma anche il consolidamento di progetti ormai strutturati come Radis, dedicato all’arte pubblica in dialogo con il territorio, e Aperto, percorso di alta formazione per giovani professionisti dell’arte. «Sono certa che, dopo il successo delle prime edizioni, i programmi di arte pubblica Radis e di alta formazione Aperto confermeranno il valore strategico che rivestono per l’istituzione e il territorio», prosegue Sandretto.

La Fondazione CRT a Rittana

Il nuovo ciclo di Radis, curato da Radis Contemporary e sostenuto dalla Fondazione Arte CRT, vedrà protagonista Petrit Halilaj, artista di fama internazionale, in residenza a Valdibà, borgata di Dogliani, dove realizzerà un intervento diffuso a cura di Marta Papini. L’opera prenderà la forma di una casa stilizzata abitata da creature ibride immaginate dai bambini, con inaugurazione prevista per il 5 ottobre, nell’ambito della mostra «Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia», che metterà in dialogo le collezioni della Fondazione CRT e della Fondazione CRC. Il progetto sarà accompagnato da attività didattiche curate da La Scatola Gialla e Feliz, dal terzo incontro Supercondominio, e da una serie di percorsi di valorizzazione dell’arte pubblica nella provincia di Cuneo, a partire dalla mappatura avviata nel 2023 e raccolta in un volume curato da Vittoria Martini.
Sul fronte educativo, ripartirà a settembre aulArte, programma rivolto alle scuole secondarie del Piemonte e realizzato con l’Ufficio Scolastico Regionale. Dopo aver coinvolto oltre 3.000 studenti, nel 2025 il progetto toccherà 30 istituti selezionati tramite bando, con un contributo complessivo di 60.000 euro destinato a sostenere visite, laboratori e percorsi formativi. Prevista anche una nuova formazione per docenti, affidata ai dipartimenti educazione delle principali istituzioni artistiche coinvolte.
 

Petrit Halilaj in sopralluogo nelle Langhe, in una vecchia scuola abbandonata © Andrea Guermani

Sempre in ambito formativo, Aperto, giunto al secondo anno, nel 2025 si articolerà in quattro seminari intensivi tra luglio e febbraio 2026, grazie alla collaborazione con Accademie, Università, fondazioni e spazi indipendenti del territorio. Il primo modulo, curato da Antonella Soldaini per il CRRI, sarà dedicato alla storia della curatela. Tra i partner dell’edizione: Castello di Rivoli, Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas!, Fondazione Sandretto e Artissima. Tra gli appuntamenti più attesi dell’autunno la Conferenza annuale del CIMAM – il più importante summit internazionale dei direttori e curatori di musei d’arte moderna e contemporanea – che si svolgerà a Torino dal 28 al 30 novembre, ospitata dalle OGR con il supporto della Fondazione CRT, della Fondazione Arte e della Compagnia di San Paolo. Il tema scelto, «Enduring Game: Espandere Nuovi Modelli di Fare Museo», sarà sviluppato attraverso keynote, workshop, tavole rotonde e performance. «Sono felice che la Fondazione CRT, insieme alla Fondazione Arte, sostenga la Conferenza annuale del CIMAM, un evento internazionale che si svolgerà a Torino e che darà nuova visibilità e centralità alla nostra città», conclude Sandretto. La conferenza, curata da un comitato scientifico che coinvolge Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto e Fondazione Torino Musei, vedrà la partecipazione di oltre 300 professionisti da tutto il mondo.
In omaggio al suo venticinquesimo anniversario, la Fondazione sosterrà anche per la prima volta la produzione di una nuova installazione nell’ambito di Luci d’Artista, come gesto simbolico di restituzione alla città e ulteriore segno del proprio impegno per l’arte nello spazio pubblico. Al centro delle attività resta poi la cura della collezione, che nel 2025 sarà oggetto del progetto di monitoraggio conservativo avviato lo scorso anno. Sono inoltre in corso gli studi preparatori per la pubblicazione del nuovo catalogo generale, in uscita nell’autunno 2026.b Il secondo semestre 2025 conferma dunque la volontà della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di interpretare l’arte come leva di coesione, innovazione e trasformazione sociale.

Rosalba Cignetti, 15 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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