Image

Oliver Barker conduce la seconda asta di opere della Collezione Macklowe da Sotheby's New York il 16 maggio 2022. Alle sue spalle, da sinistra, «Early Morning Happiness» (2001) di Agnes Martin venduto per 9.861.200 di dollari, «Plastik-Wannen [Plastic Tubs]» (1964) di Sigmar Polke venduto per 6.184.400 di dollari e «Self Portrait» (1986) di Andy Warhol venduto per 18.708.500 di dollari. Cortesia di Sotheby's. © Julian Cassady Photography

Image

Oliver Barker conduce la seconda asta di opere della Collezione Macklowe da Sotheby's New York il 16 maggio 2022. Alle sue spalle, da sinistra, «Early Morning Happiness» (2001) di Agnes Martin venduto per 9.861.200 di dollari, «Plastik-Wannen [Plastic Tubs]» (1964) di Sigmar Polke venduto per 6.184.400 di dollari e «Self Portrait» (1986) di Andy Warhol venduto per 18.708.500 di dollari. Cortesia di Sotheby's. © Julian Cassady Photography

I Macklowe superano i Rockefeller: 922,2 milioni

Sommando l'incasso di 676,1 milioni di dollari dalla prima vendita nello scorso novembre, diventa la collezione più costosa mai venduta all'asta

Benjamin Sutton

Leggi i suoi articoli

I sequel raramente hanno un impatto così forte come la prima puntata, un'ovvietà che potrebbe essere applicata alla seconda vendita di opere della collezione di Linda e Harry Macklowe da Sotheby's a New York ieri sera, 16 maggio. Dopo che i primi 35 lotti hanno fruttato l'incredibile cifra di 676,1 milioni di dollari lo scorso novembre, il totale più grande per una singola vendita nei 277 anni di storia della casa d'aste, le 30 opere offerte ieri sera hanno portato a un prezzo di aggiudicazione totale di 208,7 milioni, esattamente all'interno della stima prevendita di 167,6-236,4 milioni.

Tuttavia, la seconda vendita è stata sufficiente per inserire la collezione Macklowe nei libri di storia. Con le commissioni, la vendita di ieri sera ha totalizzato 246,1 milioni, portando il totale delle vendite della collezione a 922,2 milioni. Questa somma, un Rothko o due in meno di 1 miliardo di dollari, rende il tesoro dei Macklowe la collezione più preziosa mai venduta all'asta, superando le vendite della collezione di Peggy e David Rockefeller che nel 2018 da Christie's hanno totalizzato 835,1 milioni.

Il conteggio finale è stato particolarmente impressionante considerando quanto la collezione Macklowe sia «lontana» dal gusto prevalente nell'attuale mercato dell'arte. «Viviamo in tempi davvero caldi: emotivamente caldi, politicamente caldi, sociologicamente caldi. La temperatura e il ritmo della vita sono molto accesi e molto accelerati, e la collezione Macklowe è così “fredda” e compassata, ha detto la consulente Beverly Schreiber Jacoby prima della vendita. In questo momento c'è un'enorme quantità di arte figurativa e invece la collezione Macklowe è più rappresentativa di un periodo d'oro del Modernismo, dell'Astrazione e dell'Arte concettuale del dopoguerra».

Il risultato senza dubbio ha soddisfatto sia i Macklowe, a cui è stato ordinato di vendere la loro collezione nell'ambito di un'aspra causa per il divorzio, sia Sotheby's, che ha adottato molte misure per garantire che la collezione si vendesse bene. Come nella prima asta di novembre, tutti i lotti della vendita di lunedì sera erano garantiti. Quasi due terzi, 19 su 30, hanno presentato anche offerte irrevocabili.

L'offerta è stata comunque vivace su diversi lotti, con il banditore Oliver Barker che ha spesso messo in campo offerte concorrenti principalmente da clienti in sala a York Avenue e ai telefoni, la maggior parte dei quali tramite specialisti dei team americani ed europei dell'azienda. Il secondo lotto della serata, ad esempio, il tondo di Roy Lichtenstein «Mirror #9» (1970), ha superato la stima massima di 2 milioni sulla base di una guerra di offerte tra quattro specialisti e un uomo in sala. Alla fine il dipinto è stato venduto a un offerente in linea con la presidente delle Americhe di Sotheby's, Lisa Dennison, per 6 milioni. Lo stesso offerente ha portato a casa l'ultimo lotto della serata, «Untitled (Black Butterfly over Blue M02G)» (2002) di Mark Grotjahn per 1,2 milioni (stima 1,5-2 milioni).

Anche le due tele minimaliste di Agnes Martin, le uniche opere di una donna in catalogo, hanno scatenato una gara che ha beneficiato del ritorno delle offerte dal vivo. Il terzo lotto della serata, «Early Morning Happiness» (2001) di Martin stimato 2,5-3,5 milioni, ha portato a una furiosa guerra di offerte a quattro che alla fine si è ridotta a una donna con una giacca rosso brillante seduta sul retro della sala e un cliente in linea con lo specialista Bame Fierro March. Alla fine ha prevalso l'offerente al telefono con 9,8 milioni. Quando è stato il turno della seconda tela di Agnes Martin, undici lotti dopo, la donna con la giacca rossa non ha lasciato nulla al caso e si è aggiudicata «Untitled # 11» (1985), una classica composizione di Martin con linee bianche orizzontali su un fondo grigio chiaro, per 6,4 milioni (stima 4-6 milioni).

I due maggiori risultati della serata sono stati i due lavori con le stime più alte, entrambi venduti esattamente entro le stime. «Seestück (Seascape)» (1985) di Gerhard Richter, un dipinto largo quasi 3 metri raffigurante un mare nebbioso sotto un cielo parzialmente nuvoloso, ha suscitato solo due offerte, andando da un cliente al telefono con il capo dell'arte contemporanea di Sotheby's David Galperin per 30,1 milioni (stima 25-35 milioni).

Tre lotti dopo, «Untitled» (1960) di Mark Rothko, una straordinaria composizione con le tipiche forme rettangolari rosso scuro e marrone dell'artista su uno fondo blu-malva scuro, ha dato il via a un vero e proprio duello tra gli offerenti telefonici in linea con il presidente dell'arte contemporanea Grégoire Billault e il presidente internazionale Patti Wong. Era uno dei pochissimi lotti in cui erano attivi gli offerenti asiatici. Alla fine l'offerente di Billaut ha vinto con 48 milioni (stima 35-50 milioni).

Il resto della vendita è stato relativamente senza sorprese, anche se ce ne sono state alcune. Le due opere di Sigmar Polke hanno superato le stime massime grazie a vivaci offerte tra clienti al telefono, mentre l'unica opera del connazionale Anselm Kiefer, «Des Malers Atelier - Der Rhein» (1983) è stato uno dei pochi flop della serata, venduto dopo due offerte per 693mila dollari (stima 700mila-1 milione).

Sostenute forse dal record di «Shot Sage Blue Marilyn» (1964) di Andy Warhol nella scorsa settimana da Christie's per 195 milioni, le tre opere del maestro della Pop art hanno funzionato. Il lotto di apertura, «Blue Airmail Stamps» (1962), è stato venduto per 1,3 milioni (stima 700-900mila), mentre «Hammer e Sickle» (1976) ha scatenato una competizione tra quattro offerenti al telefoni e alla fine è stato venduto per 6,4 milioni (stima 4-6 milioni). Il più grande Warhol della serata, sia per dimensioni sia per stima, «Self-Portrait» del 1986, che l'artista ha realizzato pochi mesi prima della sua morte, in cui sfoggia la sua caratteristica parrucca spaventosa ed è ricoperto da un motivo mimetico, è stato venduto a un offerente al telefono con il presidente di Sotheby's per il Giappone, Yasuaki Ishizaka, per 18,7 milioni (stima 15-20 milioni).

«Questo è sicuramente un Warhol che si potrebbe appendere con orgoglio, ha detto Jacoby. Stiamo vivendo una guerra e ha un motivo mimetico: è l'unico pezzo in vendita che parla un po' di più del momento attuale».

I collezionisti che cercano di acquistare più «opere del momento» potranno farlo il 19 maggio con l'ultima asta di Sotheby's «The Now». Nel frattempo, la sera del 17 maggio, la casa d'aste tiene la sua vendita di arte moderna.

Oliver Barker conduce la seconda asta di opere della Collezione Macklowe da Sotheby's New York il 16 maggio 2022. Alle sue spalle, da sinistra, «Early Morning Happiness» (2001) di Agnes Martin venduto per 9.861.200 di dollari, «Plastik-Wannen [Plastic Tubs]» (1964) di Sigmar Polke venduto per 6.184.400 di dollari e «Self Portrait» (1986) di Andy Warhol venduto per 18.708.500 di dollari. Cortesia di Sotheby's. © Julian Cassady Photography

Benjamin Sutton, 17 maggio 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Con opere di 69 artisti e 2 collettivi si svolge a New York l’81ma edizione della mostra d’arte contemporanea più seguita del Nord America

La storica fiera del Midwest, di proprietà della londinese Frieze dall’estate del 2023, si prepara alla sua prima edizione dopo l’acquisizione

Sono un montante da tempio del XIII secolo in legno e una scultura in pietra dell’XI secolo donata da una collezionista parente di un curatore del Metropolitan

Le opere, che erano conservate nell’Art Institute di Chicago, nei Carnegie Museums e nell’Allen Memorial Art Museum, sono oggetto di rivendicazione da parte degli eredi del collezionista Fritz Grünbaum. In totale valgono quasi 4 milioni di dollari

I Macklowe superano i Rockefeller: 922,2 milioni | Benjamin Sutton

I Macklowe superano i Rockefeller: 922,2 milioni | Benjamin Sutton