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Focus RestituzioniVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Dal 600 a.C. al 900 d.C., tra Mediterraneo, Africa orientale e Asia, ci furono innumerevoli scambi i cui testimoni, oggi, sono oggetti carichi di valore narrativo. Su questo riflette la Fondazione Prada
- Alessia De Michelis
- 19 dicembre 2025
- 00’minuti di lettura
Una veduta del Podium di Fondazione Prada, Milano
«Globalità» o «globalizzazione»? Una rete internazionale che affonda le radici nell’antichità
Dal 600 a.C. al 900 d.C., tra Mediterraneo, Africa orientale e Asia, ci furono innumerevoli scambi i cui testimoni, oggi, sono oggetti carichi di valore narrativo. Su questo riflette la Fondazione Prada
- Alessia De Michelis
- 19 dicembre 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliRipensare l’antichità come spazio di connessioni globali, lontano da narrazioni lineari e gerarchiche, è l’obiettivo di «Global Antiquity», progetto di ricerca e mostra che propone una rilettura radicale delle dinamiche culturali del mondo antico. Al centro vi è una riflessione oggi quanto mai attuale sul rapporto tra «globalità» e «globalizzazione»: se la seconda rimanda a processi moderni, verticali e guidati da logiche economico-politiche, la prima emerge come una condizione antica, fondata su scambi orizzontali, osmotici e reciprocamente trasformativi.
Attraverso una costellazione di oggetti provenienti da aree geografiche lontane, la mostra mette in scena una rete fluida di relazioni tra il Mediterraneo, l’Africa orientale e l’Asia in un ampio arco cronologico compreso tra il 600 a.C. e il 900 d.C. Manufatti greco-romani rinvenuti in Cina o oggetti indiani presenti in Europa diventano indizi materiali di una trama fitta e duratura di contatti intercontinentali, in cui gli scambi culturali si sviluppano secondo direttrici multiple, talvolta simmetriche, mai univoche.
Ogni oggetto assume così un valore narrativo, contribuendo a una visione policentrica dell’antichità come spazio dinamico di circolazione di forme, idee e tecnologie. La mostra, a cura di Salvatore Settis e Anna Anguissola con la collaborazione di Chiara Ballestrazzi, sarà presentata dal 5 novembre 2026 al 1 marzo 2027 nella sede di Milano, in un allestimento concepito da Rem Koolhaas e Amo/Oma per il Podium, spazio principale dell’istituzione.